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Onde gravitazionali: Giannini, nuovo successo fisica italiana

Grazie a ricercatori, ci fanno guardare cielo con nuovi occhi

Onde gravitazionali: Giannini, nuovo successo fisica italiana

Redazione Ansa

 Un nuovo successo per la fisica italiana a quattro anni dalla scoperta del bosone di Higgs e un grazie a "tutti i ricercatori che, con questa fondamentale scoperta, ci permetteranno, d'ora in poi, di guardare al cielo con nuovi occhi. Come fece Galileo Galilei più di 400 anni fa": così il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Stefania Giannini, commenta la scoperta delle onde gravitazionali annunciata a Cascina (Pisa) dalla collaborazione Virgo, cui l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
    "Dopo la scoperta del bosone di Higgs - osserva il ministro in una nota - la comunità internazionale dei fisici festeggia oggi un altro importante traguardo scientifico: la prima conferma diretta dell'esistenza delle onde gravitazionali. Un regalo perfetto per i 100 anni della Relatività Generale di Albert Einstein, che è stato il primo a pensarle e descriverle nelle sue equazioni".  Il laboratorio Virgo, che fa capo alla collaborazione internazionale e realizzato in Italia è per Giannini un "fiore all'occhiello dell'eccellenza italiana, dei nostri scienziati e della nostra industria. Un esempio di come gli investimenti nella scienza e nelle grandi infrastrutture di ricerca siano essenziali per il progresso delle conoscenze e per lo sviluppo del Paese". Il risultato annunciato oggi, in due conferenze simultanee in Italia e negli Stati Uniti, "è stato possibile - prosegue il ministro - grazie all'impegno di una collaborazione globale di più di un migliaio di persone, distribuita su quattro continenti. È un risultato che affonda le sue radici anche nella prestigiosa tradizione del nostro Paese nel campo della fisica, nei lavori pionieristici di Edoardo Amaldi, Guido Pizzella e Adalberto Giazotto". Ricordando l'annuncio della scoperta del bosone di Higgs, del luglio 2012, il ministro rileva inoltre che "come quattro anni fa al Cern di Ginevra, l'Italia è oggi tra i protagonisti della scoperta, grazie all'intelligenza, alla caparbietà e all'impegno dei ricercatori della Collaborazione Virgo, che fa capo all'interferometro dello European Gravitational Observatory (Ego), di Càscina, vicino Pisa, progetto ideato e realizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Centre National de la Recherche Scientifique francese".
   

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