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In Italia mobile economy vicina a 2% Pil

A fine 2015 si prevedono 40 milioni di smartphone

Redazione Ansa

In Italia l'economia legata alla diffusione, utilizzo ed ecosistema dei dispositivi mobili è vicina a raggiungere il 2% del Pil. Vale esattamente 25,7 miliardi di euro pari all'1,65% del Pil trainata soprattutto dall'eCommerce su 'mobile'. Il dato emerge da una ricerca del Politecnico di Milano in occasione del Convegno 'Mobile Economy: la via per la digitalizzazione del Paese'. Secondo lo studio, nel nostro paese a fine 2015 si prevedono 40 milioni di smartphone e 10 milioni di tablet.

Entrando nel dettaglio dei consumi che trainano l'economia 'mobile', "la metà del mercato è ancora legata ai ricavi derivanti da servizi tradizionali come telefonate e messaggistica, componente che nel 2014 - fa notare la ricerca - subisce un calo a doppia cifra (-16%) per via di offerte sempre più aggressive verso i clienti". Mostra, invece, un incremento la spesa in connettività dati che cresce del 14% e pesa il 16% del mercato.

Inoltre, quasi un quinto del mercato appartiene alla vendita di smartphone e tablet che cresce del 3%. In forte rialzo (+55%) il 'mobile commerce': arriva a pesare il 10% dei consumi della 'mobile economy' e il 18% del totale eCommerce italiano. L'acquisto di contenuti come giochi, video, news, musica si avvicina invece al miliardo di euro crescendo del 18%: gli acquisti dai negozi di app pesano per il 40% di questo segmento.

"Prevediamo che la 'mobile economy' cresca con un tasso medio annuo pari al 14% fino al 2017, ci aspettiamo che il 'mobile payment' esploda nei prossimi 3 anni - spiega Marta Valsecchi, responsabile della ricerca -. Grandi aspettative sono, inoltre, rivolte al mercato dell’Internet of Things, che stimiamo aumenterà di oltre il 70% nei prossimi tre anni e ci attendiamo una forte crescita (+114% in 3 anni) anche degli investimenti nello sviluppo di app e soluzioni 'mobile' a supporto dei processi aziendali".

"Alla base di tutte queste innovazioni c’è la rete di telecomunicazione mobili, asset portante di tutta la 'mobile economy' - afferma Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -. È paradossale, però, che proprio il comparto degli operatori mobili stia da anni perdendo fatturato e margini. Anche nel 2014 questo trend negativo continua: gli operatori di telefonia mobile registrano complessivamente una diminuzione di fatturato del 10%".

"Dal 2009 ad oggi - conclude Rangone - sono stati persi oltre 7 miliardi di euro (ossia più del 30% del valore iniziale), di cui circa 4,5 miliardi solo negli ultimi 2 anni. Questo scenario è particolarmente critico perché gli operatori devono essere in grado di investire continuamente nello sviluppo delle reti per garantire velocità di banda sempre maggiori. È evidente, quindi, che un ruolo importante nello scacchiere della 'mobile economy' dei prossimi anni sarà giocato anche dall’Authority”. 
   

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