Google sta testando un nuovo modo per conoscere le abitudini degli utenti di smartphone e tablet, grazie a una tecnologia che consente di collegare i comportamenti nell'uso di applicazioni e nella navigazione online da mobile. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, il sistema ha un fine pubblicitario: consente di sapere chi clicca su un'inserzione che compare nelle app e viene quindi indirizzato al sito web dell'inserzionista. Al momento queste due attività, il clic e la visita al sito, sono monitorate separatamente, non attribuibili cioè a uno stesso utente.
L'approccio unificato permetterà a Google di attribuirsi il merito per aver condotto gli utenti sulle pagine web degli inserzionisti, i quali a loro volta potranno capire meglio su quali app inserire le pubblicità, evitare di mostrare ripetutamente lo stesso spot a un utente e sapere se il clic sull'inserzione ha generato un acquisto sul sito internet.
''Come alternativa a metodi meno trasparenti, stiamo conducendo alcuni test per aiutare le aziende a fare campagne pubblicitarie coerenti attraverso le app e i siti web per mobile, usando sistemi di identificazione anonima già esistenti e consentendo agli utenti di usare i controlli sulla privaci stabiliti su Android e iOS'', ha spiegato Google.