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Libra, la criptovaluta di Facebook, in mirino antitrust Ue

Preoccupazioni su concorrenza, governance e dati degli utenti

Redazione Ansa

Libra, la valuta virtuale annunciata a giugno da Facebook e attesa all'esordio nel 2020, è già al vaglio dell'antitrust Ue. La Commissione europea sta "attualmente indagando su possibili pratiche anti-concorrenziali", si legge in un documento Ue di cui riferisce l'agenzia Bloomberg.

 Sotto la lente d'ingrandimento ci sono i membri e la struttura della governance dell'associazione Libra, cioè il consorzio incaricato di gestire la criptomoneta, composto da una trentina membri tra cui i colossi dei pagamenti Visa, Mastercard e PayPal, oltre a operatori telefonici come Vodafone e Iliad e ovviamente a Facebook.

Nel documento si aggiunge che le autorità stanno esaminando la possibile integrazione di applicazioni supportate da Libra nei servizi di Facebook come le chat WhatsApp e Messenger.

Oltre all'antitrust, altre autorità Ue stanno "monitorando gli sviluppi del mercato" delle criprovalute e dei servizi di pagamento, "compresa Libra e il suo sviluppo", ha spiegato un portavoce della Commissione. Preoccupazioni riguardano infine la gestione dei dati personali e finanziari degli utenti.
   

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