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Cina, c'è un comitato etico sui videogiochi

Ha già revisionato 20 titoli, rigettandone nove

Redazione Ansa

Nuova stretta della Cina sui videogiochi. C'è un comitato etico che li esamina e si assicura che non siano dannosi, incitino alla violenza o provochino dipendenza. Il comitato - spiega l'agenzia Xinhua News Agency - è composto da esperti e ricercatori ma anche da università, enti professionali, mezzi di informazione, associazioni industriali.

Esegue una revisione etica e fornisce una specie di guida per le società che producono giochi affinché siano consapevoli delle implicazioni morali e sociali. Il comitato ha già revisionato 20 giochi, rigettando nove di questi e chiedendo modifiche agli altri 11. Inoltre, il South China Morning Post afferma che il governo sta istituendo un sistema di licenze che potrebbe richiedere più tempo, gravando così su sviluppatori e l'industria di settore.

Qualche settimana fa si è diffusa la notizia che il colosso cinese Tencent sta elaborando un sistema per limitare a poche ore del giorno l'uso dei giochi ai più giovani. "La protezione dei minori è importante e riguarda l'intera società. Tencent ha un alto livello di responsabilità e di obblighi in questo senso", ha spiegato un portavoce al Wall Street Journal.
   

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