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Chiude i battenti Secret, l'app-confessionale

Progetto di due ex Google per condividere post in anonimato

Redazione Ansa

Sembrava avere un futuro promettente - tanto da aver raccolto 35 milioni di dollari di finanziamenti e da guadagnarsi l'attenzione di Facebook - ma il progetto dell'app-confessionale fallisce. Secret, sviluppata da due ex di Google per condividere pensieri in anonimato, chiude i battenti.

Ad annunciarlo è uno dei suoi due creatori, David Byttow, che in un post dice anche che restituirà ciò che rimane dei soldi investiti. L'altro, Chrys Bader, aveva lasciato a fine gennaio.

In 16 mesi Secret ha raggiunto 15 milioni di utenti, di cui la maggior parte nelle prime settimane di lancio, per poi veder scemare progressivamente l'attenzione degli utenti. Anche l'aspetto dell'applicazione era stato oggetto di restyling ma Secret, scrive Byttow, "non rappresenta più la visione" che aveva all'inizio. "Orgoglioso" di team ed esperienza, lo sviluppatore sottolinea che crede "in una comunicazione aperta, onesta e nell'espressione creativa. L'anonimato è un grande strumento per raggiungerle". "Ma è anche un'arma a doppio taglio". Non a caso potrebbero aver pesato sulla scelta anche le critiche suscitate da episodi di cyber-bullismo alimentati dall'anonimato.

In un'era di edonismo digitale in cui le identità sono sempre più esposte su Internet, la scorsa primavera era fiorita una serie di applicazioni che promettevano di mantenere l'anonimato sul web. Fra queste proprio Secret, balzata alle cronache perché un gigante come Facebook ci aveva messo gli occhi addosso. Tra gli investitori anche l'attore Ashton Kutcher, che al cinema ha interpretato Steve Jobs.
   

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