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'Bug' dei programmi scovati grazie a stress

Sensori indicano attività ostiche programmatori

Redazione Ansa

Potrebbe essere possibile scovare i 'bug' nei programmi prima ancora che gli sviluppatori li commettano, basandosi sui loro segnali di stress raccolti da una serie di sensori. Lo afferma uno studio Microsoft pubblicato sui Proceedings of the International Conference on Software Engineering. I ricercatori hanno dotato 15 programmatori di sensori per lo stress per identificare i punti dei software più ostici e quindi maggior fonte di errore, con un tasso di successo fino all'84%.

Per lo studio sono stati usati rilevatori del movimento degli occhi, sensori per l'attività elettrica della pelle e un elettroencefalografo, che hanno segnalato i momento in cui i programmatori hanno mostrato più difficoltà. ''L'esistenza di questo indicatore può offrire molte opportunità per strumenti futuri per i programmatori - scrivono gli autori, tra cui Thomas Fritz dell'università di Zurigo e Andrew Begel del centro ricerche Microsoft di Redmond - ad esempio può essere usato per trovare in tempo reale i punti del programma più difficoltosi, segnandoli automaticamente per una ulteriore revisione''.
   

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