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Meta paga 725 milioni per lo scandalo Cambridge Analytica

Per media Usa è tra maggiori patteggiamenti in caso privacy

Redazione Ansa

Meta pagherà 725 milioni di dollari per risolvere la disputa in cui è accusata di aver consentito a Cambridge Analytica e altre parti terze di accedere alle informazioni private di milioni di utenti. Secondo i media americani si tratta di uno dei maggiori patteggiamenti in un caso di privacy.

Cambridge Analytica era una società di consulenza britannica, il 2 maggio 2018 dichiarò la bancarotta a causa dello scandalo in cui era stata travolta per aver contribuito alla manipolazione del pensiero degli elettori con una propaganda elettorale segreta a favore di Trump alle presidenziali americane del 2016 ed al referendum inglese pro Brexit.

Secondo i media americani, l'azienda fece uso delle informazioni personali acquisite su 87 milioni di utenti di Facebook, senza autorizzazione degli stessi, dal ricercatore esterno Aleksandr Kugan, che ha affermato di averle raccolte con scopi accademici. In risposta, Facebook ha bandito Cambridge Analytica dalla pubblicità sulla sua piattaforma. The Guardian aveva riferito che Facebook aveva saputo di questa violazione della sicurezza per due anni, ma non aveva fatto nulla per proteggere i suoi utenti.

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