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Usa, Twitter patteggia accuse su privacy, paga 150 milioni

Musk rivede offerta: basta prestito, più impegno personale

Redazione Ansa

Twitter patteggia una causa sulla privacy e si impegna a pagare 150 milioni di dollari. L'azione legale era stata presentata dalle autorità americane che l'hanno accusata si aver impropriamente raccolto dati degli utenti fra il 2014 e il 2019. Twitter - afferma il Dipartimento di Giustizia - ha ingannato gli utenti in merito alla tutela della privacy: la società che cinguetta aveva infatti detto ai suoi utenti che raccoglieva i loro dati per motivi di sicurezza, ma non aveva dichiarato che li avrebbe usati per la pubblicità mirata.

Intanto, Elon Musk rivede la sua offerta per Twitter, abbandonando il piano per un prestito a margine legato ai titoli Tesla e aumentando la sua quota di capitale a 33,5 miliardi di dollari dai 27,5 miliardi precedenti. Una quota per la quale comunque può cercare aiuto all'esterno e sulla quale sta già lavorando. Musk sta infatti cercando di raccogliere ulteriori fondi per la sua offerta chiedendo agli attuali azionisti, incluso il co-fondatore Jack Dorsey, di convertire le loro quote nella nuova società così da ridurre l'ammontare di cash di cui ha bisogno per finanziare l'operazione.
   

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