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Parrocchia si lancia nella cripto-arte, crea e vende Nft

A Bologna, il parroco don Davide 'Noi prima di Britney Spears'

Redazione Ansa

Puntano ad essere la prima comunità religiosa in Italia a cavalcare l'onda della tecnologia Nft, 'Non Fungible Token', un certificato digitale che usa il sistema della blockchain e sul quale si sono scatenati big come Elon Musk ed Edward Snowden: è una parrocchia del cuore di Bologna, che si è lanciata nella cripto-arte grazie alla passione, e all'intuizione, del parroco 43enne che la guida.

"Non sono un nerd, né un hacker o un programmatore - spiega all'ANSA don Davide Baraldi, parroco della chiesa di Santa Maria della Carità e San Valentino della Grada - ma ho sempre avuto interesse per quello che gli strumenti tecnologici rappresentano come rivoluzione antropologica". Nell'ultimo periodo è maturata la curiosità nei confronti delle criptovalute, dei Bitcoin, della blockchain. Finché non si è imbattuto nel 'Non Fungible Token', "ben prima delle vendite milionarie" di Christie's.

Di qui l'idea di trasformare il patrimonio artistico della chiesa e di renderlo un bene digitale "unico" grazie alla tecnologia Nft. Le cripto-opere sono in vendita su Zillica, acquistabili con questa criptomoneta. L'operazione è partita ad aprile e già ci sono stati i primi acquirenti, collezionisti e appassionati. "Siamo arrivati prima di Britney Spears", dice orgoglioso don Davide.
   

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