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Usare il 5G per rispondere a pandemia Covid

Insieme a Internet delle Cose permetterà di gestire meglio crisi

Redazione Ansa

La nascente tecnologia 5G potrà svolgere un ruolo sempre più centrale nella lotta, in termini di contenimento, di situazioni critiche. Il calcolo agli apici della rete, (il cosiddetto "edge computing") e la capacità di latenza ridotta del 5G potrebbero aiutare concretamente tanti settori, toccati direttamente o meno dall'aspetto sanitario.

Il 5G, in abbinamento all'Internet delle cose (tra cui anche i dispositivi indossabili), darà vita a un ecosistema di connettività ottimizzato, tale da collegare uomini e sistemi come mai prima d'ora. Ciò vuol dire far comunicare direttamente pazienti e macchinari, senza alcun intervento umano, per rilevare dati fisici basilari e inviarli rapidamente agli istituti di analisi e ricerca. Qualcosa del genere è già reale, con i nostri smartwatch che registrano il battito cardiaco, l'eventuale presenza di anomalie nei ritmi e persino il livello di ossigeno nel sangue. Ciò che attualmente manca è il passo successivo dell'invio di tali informazioni ai centri specializzati, affinché si crei un database contestuale di senso. Il 5G procederà con calcoli decisamente maggiori di quelli resi possibili oggi, tali da implementare risposte immediate e adattive . Si tratta di elementi cardine di un nuovo modo con cui il settore sanitario, pubblico o privato, potrà rispondere all'insorgere di una pandemia, per meglio localizzarla e contenerla.

Del resto, la tecnologia di rete 5G supporterà sensori aggiuntivi per monitorare meglio la salute delle persone, abilitando profili digitali con statistiche sulla salute, correlate alle ultime attività svolte. Tutto ciò richiede una robusta legislazione dal punto di vista della privacy, anche perché dati così "ricchi" dovranno essere facilmente accessibili agli operatori sanitari e ai primi soccorritori, portando ad una migliore tracciabilità dei contatti e all'identificazione degli hotspot di infezione. il 5G è insomma portatore di un cambio di paradigma netto, attraverso l'espansione della telemedicina, della trasmissione rapida di file di grandi dimensioni e di diagnosi, col fine del trattamento remoto in tempo reale. Senza protezione adeguata non ci sarà innovazione tecnologica che tenga e che possa giustificare una minore attenzione sulla riservatezza delle informazioni.
   

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