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Intelligenza artificiale svela passione per le opere d'arte

Studio compagnia Kellify utile a capire meccanismi percezione

Redazione Ansa

L'intelligenza artificiale come strumento per decodificare le emozioni suscitate dall'osservazione di un'opera d'arte o trasmesse da una foto. Svelare il rapporto tra le immagini e le percezioni umane è l'obiettivo del programma di ricerca promosso dai fisici Fabrizio Malfanti e Gabriele Torre, della compagnia Kellify, che studia l'impatto delle immagini sulle nostre emozioni, attraverso sistemi di intelligenza artificiale.

L'interazione uomo-immagine, spiegano gli esperti della Kellify, è legata a "processi nervosi e sensoriali che si svolgono in quelle regioni del sistema nervoso completamente inaccessibili alla nostra coscienza e alla nostra capacità di osservazione". Per i fisici di Kellify, invece, i sistemi di intelligenza artificiale possono contribuire a decifrare questi meccanismi.

Le immagini sono in grado di stimolare gli spettatori in modo diretto ma, ha spiegato Francesco Magagnini, amministratore delegato di Kellify, "non si era ancora trovata la chiave per codificare queste sollecitazioni al di là degli approcci neuroscientifici. L'intelligenza artificiale - ha concluso - può, quindi, giocare un ruolo cruciale in questa sfida".
   

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