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Facebook patteggia con Usa su privacy, paga 5 mld dlr

'Sanzione senza precedenti'

Facebook patteggia con Usa su privacy, paga 5 mld dlr

Redazione Ansa

Stangata per Facebook. Il social network pagherà 5 miliardi di dollari per risolvere la disputa sulle violazioni della privacy. Lo annuncia la Federal Trade Commissione. Si tratta di una "sanzione senza precedenti" affermano le autorità americane. I titoli del social network sono calati a Wall Street.
l'1,61%.(ANSA).

L'accordo raggiunto fra la Federal Trade Commission e Facebook prevede anche la creazione di un comitato indipendente per la privacy, mettendo di fatto fine alla possibilità per Mark Zuckerberg di avere l'ultima parola sul tema. A Facebook viene inoltre richiesto di non usare a scopi pubblicitari i numeri di telefono ottenuti dai suoi utenti per motivi di sicurezza. L'accordo è stato approvato dalla Federal Trade Commission con tre voti a favore, quelli repubblicani, e due contrari, quelli dei due membri democratici. "L'ammontare della sanzione è senza precedenti nella storia della Ftc" afferma il presidente della Federal Trade Commission, il repubblicano Joseph Simmons. "L'obiettivo non è solo quello di punire ma soprattutto di cambiare l'intera cultura della privacy di Facebook, facendo così scendere il rischio di violazioni" aggiunge. Rohit Chopra, uno dei due membri democratici della Federal Trade Commisison, non è invece soddisfatto.

E dopo la maxi stangata a Facebook, la Federal Trade Commissione americana fa causa a Cambridge Analytica, la società al centro dello scandalo privacy. Le autorità americane accusano Cambridge Analytica di aver usato tattiche ingannevoli per raccogliere informazioni personali di decine di milioni di utenti Facebook tramite l'app sviluppata da un ricercato esterno, Aleksandr Kogan. Proprio Kogan e Alexander Nix, l'ex amministratore delegato di Cambridge Analytica, hanno patteggiato con la Ftc accettando i limiti loro imposti nelle loro future attività. Il patteggiamento richiede inoltre che cancellino o distraggano tutte le informazioni personali raccolte.

   

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