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Cina blocca il motore di ricerca di Microsoft, timori di censura

Gruppo Redmond al lavoro per "determinare i prossimi passi"

Redazione Ansa

Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è inaccessibile in Cina rilanciando i timori che possa essere l'ultimo sito web straniero a essere finito nelle maglie del Great Firewall e nel mezzo dello scontro commerciale Usa-Cina. I tentativi di raggiungere l'indirizzo "cn.bing.com" hanno già da ieri sortito esito negativo, evidenziato dal messaggio di errore ("connessione non riuscita").

Il gruppo di Redmond ha confermato in una nota che "Bing è inaccessibile in Cina", spiegando di essere al lavoro per "determinare i prossimi passi".  

Fonti del Financial times riferiscono che la società di telecomunicazioni Unicrorn avrebbe ricevuto ordini dal governo. Bing era l'ultimo servizio tecnologico americano presente nel paese, Google e' assente dal 2010.

La chiusura di Bing in Cina e' la seconda battura d'arresto per la societa' nel paese. Nel 2017 l'app di Skype fu eliminata dai negozi digitali di Apple e Android. Bing era l'unico motore di ricerca ammesso nel Great Firewall cinese, Microsoft censurava alcuni argomenti sensibili in accordo con il governo.

I social network come Facebook e Twitter non sono ammessi in Cina, Google manca dal paese da 9 anni. Di recente ha fatto scalpore la notizia di un ritorno con il progetto Dragonfly, in pratica un motore di ricerca censurato. Ma il Ceo della compagnia ha detto che non ci sono piani di rilancio in Cina.

 

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