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L'ira della Boldrini, fake news su sua sorella

Autori sono "sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti"

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Redazione Ansa

ROMA - "Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua, proprio nel momento in cui molti si riuniscono in famiglia e con le persone care. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia". Lo scrive sul suo profilo Facebook la presidente della Camera, Laura Boldrini che torna così a porre l'attenzione contro le fake news e le "bufale" del web.

Questa volta, su internet, gira una "notizia" che - come postato sul suo profilo - mette all'indice sua sorella accusata di gestire "340 cooperative che si occupano di assistenza agli immigrati" e di cui "nessuno ne parla ovviamente". Boldrini, allora, si riferisce "a tutti quelli che hanno condiviso sulle loro bacheche e sui loro profili queste e altre menzogne su di lei. E soprattutto - sottolinea nel post - a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti".

Dal mondo politico solidarietà alla presidente della Camera, che da tempo ha puntato l'indice contro il fenomeno delle fake news anche lanciano l'iniziativa 'Bastabufale''. 

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