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Facebook lancia crociata contro fake news

Consorzio giornalisti verificherà storie. Ma restano dubbi

Facebook lancia crociata contro fake news

Redazione Ansa

NEW YORK - Facebook lancia la sua crociata contro le cosiddette 'mele marce' sul suo sito tramite un piano per combattere le 'fake news', ossia le notizie false. Lo ha annunciato la stessa direzione del social network, il primo a tentare di contrastare un fenomeno crescente e pericoloso.

Dopo le polemiche scoppiate per la diffusione di notizie false sui social media, Facebook cercherà di limitare la diffusione di fake news attraverso le segnalazioni dei suoi utenti, i quali avranno l'opzione di cliccare sul lato destro della storia se non la ritengono veritiera. Allo stesso tempo Fb si avvarrà anche dell'ausilio di un apposito software per individuare le fake news trainanti. Le segnalazioni poi passeranno nelle mani di un consorzio di giornalisti per essere verificate. Le storie ritenute false verranno etichettate da Fb come "contestate da controlli terzi". Facebook modifichera' anche il suo algoritmo per assicurarsi che le vicende "controverse" non si diffondano troppo.

Agli utenti che intendono condividerla verra' chiesto se sono davvero sicuri di volerlo fare. Fb infine tentera' di rendere piu' difficile per gli editori di trarre profitto dalle fake news, anche se non precisa come. Nell'operazione di fact checking, Facebook si servirà di organizzazioni come Abc News, Politifact, FactCheck e Snopes:almeno due di loro dovranno segnalare un problema per 'marchiare' le notizie come "contestate". La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto il social network a prendere l'iniziative e' stata la diffusione della falsa notizia che l'ex candidata alla presidenza Hillary Clinton era coinvolta in un traffico sessuale che aveva come teatro una pizzeria di Washington. Per questo motivo un uomo aveva tentato di fare giustizia entrando armato nel ristorante in questione.

A questo si sono aggiunte le critiche per la diffusione di notizie poi rivelatesi fasulle durante tutta la campagna elettorale 2016. Critiche respinte da Mark Zuckerberg fino appunto agli ultimi sviluppi. Nonostante l'annuncio delle nuove misure, le perplessità rimangono a causa della difficoltà' di fare il fact checking su alcune notizie. Secondo quanto riferisce il sito recode.net, infatti, mentre da una parte e' facile verificare che ad esempio il Papa non ha appoggiato Donald Trump, dall'altra se lo stesso Trump twitta che milioni di persone hanno votato illegalmente il giorno delle elezioni, come verificare che il neo presidente eletto ha detto il vero? 
   

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