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Big hi-tech scrivono aTrump, difenda crittografia

Sì a riforma immigrazione per laureati e lavoratori qualificati

Febbraio 2016, manifestazione davanti all'Apple Store di New York in sostegno di Cupertino dopo la vicenda iPhone-Fbi.

Redazione Ansa

ROMA - Le compagnie tecnologiche statunitensi hanno scritto una lettera aperta a Donald Trump che punta a distendere il clima, in cui si sottolinea l'importanza di internet per l'economia Usa e per la stessa campagna elettorale di Trump. Scritta dalla Internet Association - che rappresenta 40 aziende tra cui Google, Amazon, Facebook e Twitter - la lettera è accompagnata da 10 pagine di agenda politica per i prossimi 4 anni in cui si chiede al presidente elettro, tra le altre cose, il sostegno alla crittografia per proteggere privacy e sicurezza degli utenti e della nazione.

Nell'agenda si esorta poi Trump a non aumentare la responsabilità attribuita alle piattaforme online per i contenuti condivisi dagli utenti, e a sostenere una riforma dell'immigrazione che consenta a un maggior numero di laureati e lavoratori qualificati di stare negli Usa.

Auspicando un "dialogo aperto e costruttivo", i big della Silicon Valley avanzano alcune richieste compatibili con la visione di Trump, tra cui l'abbassamento delle tasse per i profitti generati dalla proprietà intellettuale e la prevenzione delle barriere che l'Unione europea potrebbe erigere limitando la crescita oltreoceano delle compagnie Usa.

Altri punti si scontrano invece con la visione di Trump, in primis la richiesta di proteggere la crittografia e di non imporre alle aziende di rendere i propri prodotti vulnerabili alle intrusioni. La questione è emersa con forza in Usa nel caso dell'iPhone del killer della strage di San Bernardino, che ha visto Apple contrapposta all'Fbi.
   

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