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Periscope, contrastiamo la pirateria

Parola di Kayvon Beykpour, ceo e co-fondatore dell'applicazione

Redazione Ansa

Stiamo lavorando per contrastare la pirateria su Periscope. Parola di Kayvon Beykpour, ceo e co-fondatore dell'applicazione per il live streaming lanciata da Twitter, intervenuto ad un evento pubblico organizzato dal blog TechCrunch. Beykpour, tuttavia, ha sottolineato che c'è più attenzione mediatica rispetto alla reale portata del fenomeno pirateria e che il caso sollevato per il match di boxe Pacquiao-Mayweather non è preoccupante. La popolarità di Periscope sta suscitando polemiche per la presunta violazione dei diritti di contenuti tv o di eventi.

Ultimo caso, appunto, il match di pugilato del secolo Pacquiao-Mayweather, trasmesso sabato in modalità "pay-per-view" (al costo di 90 dollari su HBO e Showtime) e che tra l'altro è partito in ritardo proprio per i problemi di trasmissione a causa dell'elevata domanda di telespettatori. Un incontro che alcuni hanno parzialmente trasmesso in streaming con Periscope e con l'app concorrente Meerkat.

Nel corso del TechCrunch Disrupt NY, Kayvon Beykpour ha però minimizzato. Periscope, ha detto, ha ricevuto 66 richieste di rimozione di live streaming del match e ne ha eliminate 30 entro pochi minuti, mentre le rimanenti nel frattempo erano già terminate. "E' un territorio nuovo", ha aggiunto, ma la compagnia sta lavorando insieme a partner come Hbo e Showtime per contrastare al meglio casi di pirateria.
   

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