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Internet delle cose, Garante Privacy avvia consultazione

L'obiettivo è tutelare utenti nell'uso dei dati personali

Redazione Ansa

Impianti di riscaldamento che si accendono da remoto con lo smartphone, frigoriferi che segnalano la scadenza dei cibi, sistemi di trasporto in grado di aumentare automaticamente il numero delle corse sulla base degli accessi ai tornelli. Sono solo alcuni degli innumerevoli servizi offerti dal cosiddetto 'Internet delle cose' su cui ora il Garante per la privacy ha deciso di avviare una consultazione pubblica per valutare il fenomeno e tutelare gli utenti nell'uso dei loro dati personali.

"La possibilità per gli oggetti di 'dialogare' e interagire tra loro attraverso sensori, senza l'intervento umano e mediante reti di comunicazione elettronica - spiega il Garante in una nota - presenta indubbi vantaggi per la vita di tutti i giorni, ma anche rischi che è bene non sottovalutare. L'interconnessione di questi oggetti e sistemi - che non interessa solo smartphone e pc, ma anche dispositivi indossabili, sistemi di automazione domestica e geolocalizzazione - comporta infatti la raccolta, la registrazione e l'elaborazione di dati di utenti spesso inconsapevoli.

Questi dati consentono non solo di costruire profili dettagliati delle persone, basati sui loro comportamenti, abitudini, gusti, perfino sul loro stato di salute, ma di effettuare anche un monitoraggio particolarmente invasivo sulla loro vita privata e di mettere in atto potenziali condizionamenti della loro libertà". Con la consultazione pubblica, l'Autorità intende "acquisire elementi sulle modalità di informazione degli utenti, anche in vista di un eventuale consenso; sulla possibilità che fin dalla fase di progettazione dei servizi e dei prodotti gli operatori coinvolti adottino soluzioni tecnologiche a garanzia della privacy degli utenti (la cosiddetta "privacy by design"); sul ricorso a tecniche di cifratura e anonimizzazione delle informazioni; sulla interoperabilità dei servizi; sulla adozione di strumenti di certificazione".

Contributi, osservazioni, proposte da parte dei soggetti interessati - a partire dal mondo dell'imprenditoria, dalla ricerca scientifica, dai consumatori - dovranno arrivare al Garante entro 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'avviso di avvio della consultazione, anche via posta elettronica all'indirizzo: iot@gpdp.it.

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