Twitter mette in campo nuovi strumenti contro gli abusi e le molestie verbali. Il microblog ha introdotto nuove regole che ampliano i comportamenti proibiti, insieme alla possibilità per gli addetti di bloccare gli account di utenti molesti per un determinato periodo e a un filtro automatico, in fase di test, che individua tweet sospetti. Le novità arrivano a un paio di mesi di distanza dal mea culpa del Ceo di Twitter Dick Costolo: "Il modo in cui gestiamo abusi e trolls fa schifo".
Le precedenti policy del microblog vietavano "minacce dirette e specifiche di violenza verso altri", ma erano ''eccessivamente ristrette'', spiega Twitter, che ora invece proibisce sia le minacce, sia la "promozione della violenza a danno di altri". In questo modo si ampliano i casi in cui può intervenire il team di Twitter, che adesso potrà anche sospendere alcuni account oltre a chiedere la cancellazione di determinati messaggi. Accanto a questo la rete sociale sta sperimentando una funzione automatica che aiuterà a individuare cinguettii potenzialmente scorretti.
La mossa è solo l'ultima sfoderata da Twitter per contrastare gli abusi. A febbraio, dopo che era trapelata la nota interna di Costolo in cui il Ceo ammetteva le pecche della società nell'arginare il bullismo digitale, erano stati ampliati i comportamenti scorretti segnalabili dagli utenti ed era stata introdotta la verifica del numero di telefono associato all'account. Il mese scorso, inoltre, la piattaforma aveva dichiarato guerra al fenomeno del 'revenge porn', la vendetta sessuale attraverso la diffusione di foto o video intimi.