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Nel 2015 impennata del cyber-spionaggio

Esperti, presi di mira anche smartphone e oggetti connessi

Redazione Ansa

Nel 2015 lo spionaggio informatico subirà un'impennata, con piccoli Stati e gruppi terroristici che useranno il cyberspazio per ''ingaggiare una guerra contro i nemici'' in modo sempre più sofisticato. L'allarme arriva dagli esperti di McAfee, secondo cui ''i criminali dell'Europa orientale passeranno da attacchi lampo per rubare credenziali finanziarie ad approcci più avanzati, volti a carpire informazioni da vendere o usare in seguito''. Il modus operandi è quello tipico dello spionaggio tra gli Stati, fatto di un paziente monitoraggio, e punta a carpire informazioni di alto valore sia sulle persone che sulle aziende. Come spiega Kaspersky, ''un numero sempre maggiore di piccoli gruppi criminali avrà come bersaglio preferenziale sempre più aziende. Le organizzazioni di grandi dimensioni sperimenteranno un numero più alto di attacchi che avranno origine da fonti diverse''.

Accanto al cyberspionaggio, un altro settore che preoccupa gli esperti di sicurezza è l'internet delle cose, ovvero quel crescente numero di oggetti connessi che vanno dagli elettrodomestici alle lampadine, e che in genere non sono a prova di hacker. In Spagna, ad esempio, i contatori 'smart' della luce installati in milioni di case contengono vulnerabilità che i criminali possono sfruttare per frodi di fatturazione o per causare blackout. E ad allarmare di più, per via dei dati sensibili, sono i dispositivi usati negli ospedali. A crescere saranno anche gli attacchi rivolti agli smartphone, condotti attraverso app che rubano dati o usando la tecnologia Nfc, presente ad esempio sui nuovi iPhone, che consente di pagare avvicinando il dispositivo a un Pos. 

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