Rubriche

Nel futuro di Intel chip per il conio di bitcoin

In risposta alla carenza di semiconduttori e in vista del metaverso

Nel futuro di Intel chip per il conio di bitcoin

Redazione Ansa

Il perdurare della carenza di semincoduttori ha messo in crisi non solo i produttori di dispositivi hi-tech ma anche gli appassionati di conio di criptovaluta. Processori e schede grafiche non di ultima generazione rendono più difficile il "mining" e il processo di conversione di calcoli matematici in bitcoin e simili. Per questo, uno dei giganti nel settore hi-tech, Intel, ha deciso di dedicarsi alla realizzazione di microprocessori specifici per il conio, così da allargare il mercato e accontentare i clienti.

In una recente lettera diffusa da Raja Koduri, esponente della compagnia, vi è l'indicazione su come Intel intende cambiare passo per lavorare su chip più piccoli ed efficienti, pensati per il mining e il metaverso. La piattaforma, secondo Koduri, sarà il risultato delle ultime scoperte in tema semiconduttori, tale da permettere una costruzione su una porzione minima di silicio e non impattare sulla carenza di fornitura attuale. Il nuovo progetto di Intel dovrebbe iniziare entro la fine dell'anno e porterà, stando alle strategie del gruppo, a innovare il segmento dei chip, portandolo verso la dotazione di hardware più potente, necessario a far girare i mondi 3D del metaverso, senza dimenticare la sostenibilità e l'impatto ambientale.

"Siamo consapevoli del fatto che alcuni progetti richiedano un'enorme quantità di potenza di calcolo, che purtroppo si traduce in un'immensa quantità di energia" ha affermato Koduri. "I nostri clienti necessitano di soluzioni scalabili e sostenibili, motivo per cui stiamo concentrando gli sforzi sviluppando le tecnologie informatiche più efficienti dal punto di vista energetico su larga scala". A fine gennaio, Meta di Mark Zuckerberg aveva presentato AI Research SuperCluster, il quinto computer più veloce al mondo per l'elaborazione dei dati, dedicato proprio al metaverso.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it