Rubriche

Realtà aumentata, sono 2,5 milioni i filtri di Snapchat

6 miliardi di contenuti in realtà aumentata postati giornalmente

Redazione Ansa

Snap, l'azienda che sviluppa Snapchat, punta ancora di più sulla realtà aumentata. La compagnia si è resa famosa per le "lens", i filtri grafici che si sovrappongono all'ambiente circostante, da postare sulla piattaforma come foto o video. Nel tempo, Snap ha migliorato la tecnologia, creando un vero e proprio ecosistema economicamente fruttuoso per gli sviluppatori e i partner. Il gruppo ha presentato gli aggiornamenti a tema AR durante la Lens Fest, evento in modalità virtuale utile anche per annunciare alcune novità. Ad oggi, sono 306 milioni gli utenti giornalieri dell'app Snapchat che interagiscono con la realtà aumentata, in media, più di 6 miliardi di volte al giorno. Snap può contare su 250.000 creatori di lenti, provenienti da più di 200 Paesi, che hanno realizzato oltre 2,5 milioni di lens in realtà aumentata. Più dell'80% dei creator si trova al di fuori degli Stati Uniti.

Nell'ultimo anno, Snap ha introdotto lenti molto apprezzate dagli iscritti, come quelle per sovrapporre alla propria immagine indumenti o per riprodurre, tramite VoiceML, le voci di personaggi famosi e cartoni. Tra le novità annunciate, una nuova libreria per suoni e canzoni, da scegliere tra milioni di brani già licenziati. Poi "real-world physics", con cui gli elementi AR appaiono e reagiscono in maniera più realistica alle forze della fisica come la gravità e la collisione. Ma anche le informazioni che cambiano in tempo reale, dalla Borsa al meteo.

In ambito monetizzazione per i creator, Snap introduce la possibilità di inserire nelle lenti un link verso i propri store online e il "gifting", ossia l'opportunità di supportare economicamente gli sviluppatori, inviando i propri regali direttamente da pulsanti nelle lenti. Nel portafoglio di Snap ci sono anche gli occhiali di realtà aumentata, Spectacles AR, ancora in versione di test e non pronti per la vendita al pubblico.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it