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Google, maggiore privacy per la pubblicità online

Soluzioni sviluppate insieme ad operatori del settore e partner

Redazione Ansa

Maggiori opportunità di raggiungere il pubblico di interesse ma anche di preservare le loro informazioni con il più ampio spettro di trasparenza. Questo è, in sintesi, ciò che rappresenta Privacy Sandbox, un'iniziativa lanciata nel 2019 e basata sul browser Chrome, col fine di superare i cookie di terze parti e sostituirli con adeguate alternative che tengano al centro la privacy. Fautrice è Google, che ha presentato una serie di novità per la piattaforma, tra cui i miglioramenti degli strumenti per la creazione e la gestione di un segmento di pubblico, la misurazione delle conversioni, la prevenzione di frodi e ulteriori protezioni.

Le soluzioni proposte, sviluppate insieme ad altri operatori, hanno l'obiettivo di aiutare gli inserzionisti e gli editori nelle loro attività online. Fa parte della Sandbox, Federated Learning of Cohorts (FLoC), che consente di raggruppare un segmento più ampio di persone con interessi simili, rendendo però anonimi i singoli individui all'interno del contenitore. FLEDGE nasce invece dall'incontro con vari esperti, tale da costituire un server condiviso per conservare informazioni sulle offerte e sui budget di una campagna. Tramite l'uso di tecniche specialistiche, come l'aggregazione delle informazioni, l'aggiunta di rumore e un limite per la quantità di dati inviati da un dispositivo, le API proposte in Privacy Sandbox permettono di ottenere report accurati e rispettosi della riservatezza, modellando offerte in linea con le analisi dei gruppi di utenti.

Attraverso Trust Token API, Chrome aiuta le aziende a distinguere i visitatori reali di un sito dal traffico fraudolento, tutelando i visitatori reali. A marzo 2021 si prevede una nuova funzionalità per Trust Token mirata a migliorare l'individuazione di frodi sui dispositivi mobili.

Sulla stessa falsariga su pone la soluzione anti-fingerprinting chiamata Gnatcatcher. Questa serve a mascherare un indirizzo IP e a proteggere una persona dalla tecnica che, di norma, consiste nell'utilizzo del numero univoco di un dispositivo per tentare di identificare un navigatore, senza che abbia la possibilità di disattivare il tracciamento. Privacy Sandbox include anche proposte per aiutare gli esperti di marketing a creare e gestire una propria audience senza dover usare cookie di terze parti. Un esempio riguarda la possibilità di raggiungere chi ha visitato un sito attraverso il remarketing. "Durante il 2021 annunceremo ulteriori progressi per Privacy Sandbox. Insieme daremo forma ad un nuovo web" ha spiegato Chetna Bindra, Group Product Manager, User Trust and Privacy di Google.
   

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