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Usa 2020: impennata di siti malevoli legati al voto, +16%

Ricercatori, da attacco a servizi postali a fake news, 6 scenari

Redazione Ansa

A circa venti giorni dalle elezioni statunitensi è stata rilevata un'impennata di domini web malevoli legati all'appuntamento elettorale. Il 16% di tutti i domini elettorali creati a settembre sono risultati legati a finalità malevole. Sono i dati registrati dai ricercatori della società di sicurezza Check Point Software Technology che stanno monitorando la situazione delle minacce informatiche in vista delle elezioni.

I ricercatori hanno anche delineato sei possibili scenari di attacco da tenere d'occhio nelle settimane precedenti il 3 novembre. Tra questi, ci sono un attacco ai server del servizio postale statunitense che "potrebbe comportare notevoli ritardi nella consegna dei voti alle autorità competenti"; l'uso di fake news come vettore di attacco, sistema già utilizzato nel corso degli ultimi quattro anni, dopo le elezioni del 2016. Ma anche intromissioni nella comunicazione del risultato elettorale, con un precedente già messo in atto "nelle elezioni ucraine del 2014, quando gli esperti del governo hanno rilevato e rimosso un malware progettato per modificare i risultati delle votazioni".

"Gli attori della minaccia stanno moltiplicando i loro sforzi per manipolare i risultati e causare ulteriori disagi, creando falsi siti web elettorali con l'obiettivo di diffondere notizie e propaganda false, o di rubare i dettagli degli utenti. Esortiamo le persone a ricontrollare le fonti elettorali che visitano online per assicurarsi che siano autentiche e affidabili e per evitare il rischio che i loro dati personali vengano carpiti e manipolati da hacker", spiega Oded Vanunu, Head of Products Vulnerabilities Research di Check Point.

   

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