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Big data analytics, mercato italiano vale 1,7 mld euro

PoliMi, il 76% delle grandi aziende ha in organico Data Analyst

Redazione Ansa

E' sempre più maturo il mercato italiano dei Big Data Analytics, cioè la raccolta e l'analisi di grandi volumi di dati in chiaro per estrarre informazioni utili a diversi settori lavorativi: nel 2019 ha raggiunto un valore di 1,7 miliardi di euro, in crescita del 23% rispetto allo scorso anno, oltre il doppio rispetto al 2015 (790 milioni). In pratica è cresciuto ad un tasso medio annuo del 21,3%.

Sono alcuni risultati della ricerca dell'Osservatorio Big Data Analytics and Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano.

La principale voce di spesa in Analytics sono i software (47%), seguita dai servizi (33%) e dalla risorse infrastrutturali (20%). Tra i settori, le banche sono al primo posto per quote di mercato con il 28% della spesa, seguite da manifatturiero (24%), telco e media (14%), servizi, Gdo e retail (8%), assicurazioni (6%), utility (6%), Pubblica Amministrazione e sanità (5%).

Resta però il divario fra le imprese di grandi dimensioni e le Pmi, in termini di investimenti e competenze di Data Science. Il 93% delle grandi imprese investe in progetti di Analytics, contro il 62% delle Pmi. E con la crescita degli investimenti in Analytics aumenta l'esigenza di competenze specifiche.

La figura professionale più diffusa nelle grandi aziende è il Data Analyst, che si trova nel 76% delle grandi aziende, in crescita del 20% rispetto al 2018. Gli altri profili con l'incremento più significativo sono il Data Visualization Expert, presenti nel 21% delle grandi imprese (+12%), il Data Engineer, inserito in oltre un'azienda su due (51%, +9%), e il Data Scientist (49%, +3%). 
   

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