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Da Zuckerberg 50 milioni a idee 'visionarie' sulla biologia

Progetto Biohub assegna i primi fondi a 47 progetti

La geomicrobiologa Jill Banfield studia batteri che manipolano il Dna di individui di altre specie (fonte: Roy Kaltschmidt/Lawrence Berkeley National Laboratory)

Redazione Ansa

Assegnati i primi finanziamenti dall'iniziativa lanciata da Mark Zuckerberg e dalla moglie Priscilla Chan, per ricerche 'visionarie' nel campo della biologia. Sono complessivamente 50 milioni di dollari che saranno distribuiti in 5 anni per finanziare 47 nuove idee che difficilmente potrebbero accedere ai fondi 'tradizionali. L'iniziativa, chiamata Chan Zuckerberg Biohub e condotta in collaborazione con le università californiane di Stanford, Berkeley e San Francisco, ha l'ambizioso obiettivo di trovare strategie innovative per "curare, prevenire o controllare" qualsiasi tipo di malattia entro la fine del secolo.

Secondo gli ideatori di Biohub è impossibile prevedere dove possa arrivare la ricerca di base e un esempio arriva dalla tecnica del 'taglia-incolla' del Dna che in pochissimo tempo ha rivoluzionato il mondo della genetica. Difficilmente i criteri di assegnazione dei fondi 'tradizionali' possono sostenere studi in settori ancora sconosciuti e per questo il comitato scientifico di Biohub ha selezionato una cinquantina di proposte per esplorare percorsi mai battuti e ad altissimo rischio di insuccesso.

"Abbiamo chiesto ai ricercatori di proporci le loro idee più rischiose", ha detto Stephen Quake, bioingegnere dell'università di Stanford e tra i coordinatori di Biohub, e dalle 750 proposte arrivate ne sono state selezionate 47. Nella lista dei vincitori ci sono anche Jill Banfield, dell'università della California, i cui studi hanno contribuito allo sviluppo della tecnica di editing genetico Crispr, e Manu Prakash, di Stanford, ideatore di un microscopio pieghevole fatto di carta al costo di 1 dollaro.

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