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Internet delle cose e 'Cloud' per combattere contraffazione

Bsa Italia, innovazione contro illegalità per l'Industria 4.0

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Redazione Ansa

L'Internet delle cose e il 'cloud' per combattere la contraffazione in modo innovativo ed efficiente anche dal punto di vista economico. E' questo quanto è emerso dal convegno promosso da BSA Italia, dal titolo 'Internet of Things - un'opportunità per l'Industria 4.0 ed una sfida per la tutela della proprietà intellettuale e la protezione dalle violazioni informatiche', che si è tenuto oggi a Roma con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria del settore e delle forze dell'ordine.

La possibilità di sfruttare connessioni web agli oggetti per aumentare la tracciabilità dei prodotti e combattere la contraffazione e l'illegalità "è un'opportunità di sviluppo economico e di migliore tutela della proprietà intellettuale da non sottovalutare", ha spiegato all'ANSA Paolo Valcher, il presidente della sezione italiana della Business Software Alliance, l'associazione che riunisce i produttori mondiali di software, da sempre impegnata nella lotta alla pirateria e ai software illegali. "Usando semplicemente un cellulare al supermercato è possibile controllare l'autenticità di un prodotto che reca una piccola e quasi invisibile antenna NFC, che aiuta a tracciarne la provenienza e il percorso fino allo scaffale. Noi siamo convinti che si tratti di una nuova importante angolatura della rivoluzione tecnologica e come BSA portiamo la nostra esperienza nella lotta all'illegalità nel comparto software". 

Droni molecolari per la medicina del futuro, videosorveglianza, pagamenti digitali nelle Smart City sono alcuni degli esempi di applicazione dell'Internet delle Cose che secondo Antonello Bussetto, direttore di Assinform, possono migliorare la vita dei cittadini. Sul tema della sanità, Busetto ha ribadito che l’IoT sarà fondamentale e abiliterà autentiche rivoluzioni. E Marcello Gamberale Paoletti, Presidente e fondatore di Viveat, ha portato alcuni esempi concreti di tecnologie (dall’RFID al QR Code) che consentono una piena tracciabilità del prodotto, già in adozione nelle filiere produttive agroalimentare e del fashion, e che consentono al contempo la tutela del brand, avanzate forme di CRM, di customer engagement e di mobile communication. Altri esempi sono stati invece portati da Luigi Mastrobuono, Direttore Generale Confagricoltura. Come l’Azienda Agricola Pontevecchio, la prima ad inaugurare una stalla completamente computerizzata, o il caso della App “iCow”, che permette a 11.000 allevatori kenyoti di semplificare i procedimenti di produzione e vendita del latte con un efficientamento delle spese. In tema di pirateria, Mastrobuono ha sottolineato l’importanza del controllo dei dati, il cui obbiettivo, ha continuato, è quello di trasformarsi in servizi, e ha anche ricordato il Testo unico del Vino, approvato dal Parlamento poche settimane fa, quale esempio di confronto fra tracciabilità e contraffazione.

L’on. Mario Catania, presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, dal canto suo ha infine evidenziato come nel quadro legislative attuale l’IoT sia incardinato sia nel Piano Industria 4.0 sia nella Legge di Bilancio 2017, che prevede anche il cosiddetto iperammortamento del 140% quale incentivo ad investire nelle nuove tecnologie.

 

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