(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Come saranno i veicoli dei prossimi
decenni? Probabilmente in gran parte a guida autonoma, e quasi
certamente con propulsione elettrica, ma anche realizzati con
tecnologie innovative, come lo stampaggio delle parti in 3D. Un
'assaggio' di questo scenario arriva dagli Stati Uniti e, in
particolare, da Washington dove ha iniziato ad essere
sperimentato Olli, primo minibus elettrico senza autista
costruito dalla Local Motors avvalendosi di stampanti 3D ed il
cui funzionamento è gestito dalla piattaforma tecnologica IBM
Watson. Chi dovesse incontrare Olli, o magari salirvi a bordo,
al National Harbor, un resort sulle rive del fiume Potomac nel
Maryland, appena a sud di Washington DC - potrebbe già oggi
scoprire come saranno i futuri sviluppi dell'interfaccia
'uomo-macchina', affidata ai comandi vocali e a complessi
algoritmi analoghi a quelli che già oggi sono alla base dei
software di dialogo come Siri. Per prenotare o richiedere un
viaggio a bordo di Olli, è infatti sufficiente dialogare,
attraverso lo smartphone, con la piattaforma IBM Watson
utilizzata da Local Motors, così come - una volta a bordo - il
veicolo può essere interrogato con domande tipo ''Come mai non
siamo ancora arrivati'', oppure ''Potresti fare una
deviazione?''. L'avvio della sperimentazione di Olli, che era
stato presentato a livello di progetto nei mesi scorsi, non ha
permesso di chiarire però i molti dubbi che sussistono ancora
sulla affidabilità dei sistemi di guida 100% autonoma, nemmeno
in aree quasi pedonalizzate. Un rapporto pubblicato in Usa dal
magazine Wired sottolinea, al riguardo, come secondo diversi
esperti del settore dovranno passare almeno altri 3 anni prima
che si abbia la certezza che gli hacker non possano 'entrare'
nei sistemi dei veicoli a guida autonoma attraverso il cloud e i
network di gestione e sorveglianza, eliminando così il rischio
di incidenti e anche attentati.
Washington, minibus Olli senza autista
Esperti evidenziano però il rischio di hackeraggio dei sistemi