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Vola mercato tecnologia da indossare, 'smart' anche gli abiti

Idc, quest'anno consegne superano la soglia dei 100 milioni

Redazione Ansa

(di Stefania Passarella)

In un futuro non troppo lontano indosseremo sempre più tecnologia, e non solo al polso: gli orologi "smart" più gettonati non saranno necessariamente quelli iper-sofisticati, ma quelli che riusciranno ad essere "autonomi" da uno smartphone per la connessione e che saranno sempre più attenti al nostro fisico, mentre è in arrivo una carica di capi di abbigliamento, accessori e calzature "tech" che vivacizzerà il mercato. Il quadro emerge dalle stime sui dispositivi indossabili che la società di ricerca Idc ha elaborato per i prossimi quattro anni: un mercato che quest'anno supererà la soglia dei 100 milioni di consegne e che di qui al 2020 crescerà a un ritmo del 20% l'anno. Il settore è un mosaico di gadget diversi.

La categoria degli smartwatch - grazie alla popolarità di modelli come l'Apple Watch o il Moto 360 - quest'anno rappresenterà il 41% del mercato ma nel 2020 arriverà al 52%, superando l'attuale categoria "imbattibile", quella dei braccialetti per il fitness che vantano un'offerta molto ampia, anche nei prezzi. Il futuro prossimo, secondo gli analisti, va però verso i modelli di smartwatch meno sofisticati, pur senza rinunciare a funzioni fitness di base come il monitoraggio dell'attività fisica o del sonno. I braccialetti 'smart', che ora vanno per la maggiore e quest'anno rappresenteranno il 50% delle consegne, nel 2020 caleranno a quota 29% proprio per il prevalere dei 'basic watch'.

Due i fattori cruciali: la connettività cellulare - che renderà autonomi gli orologi 'smart' dai telefoni - e le applicazioni. Secondo gli analisti, sono proprio queste che conferiranno valore e utilità ai gadget che le supportano. Ma sarà determinante anche l'accuratezza delle misurazioni. Negli Usa è stata da poco avviata anche una class action contro uno dei fitness tracker più famosi con l'accusa di una scarsa aderenza alla realtà delle misurazioni. "Orologi e bracciali sono e saranno sempre i più gettonati - nota Jitesh Ubrani, senior research analyst di Idc - il mercato però beneficerà dall'arrivo di nuove tipologie di prodotto, come l'abbigliamento o gli occhiali". Questi ultimi, come dimostra il caso dei Google Glass, hanno il potenziale di crescita maggiore per le imprese, piuttosto che per il mercato consumer.

Tutto il contrario per magliette, cinte e scarpe 'tech' che invece sono pronte a invadere gli armadi del consumatore medio. Anche grazie alle prime collaborazioni tra marchi tradizionali dell'abbigliamento e colossi tecnologici. Ne è un esempio la giacca "smart" di Google e Levi's che arriverà la prossima primavera. Pensata per chi usa la bici come mezzo di spostamento urbano, è realizzata con un particolare tessuto connettivo che permette di rispondere o meno al telefono, di avere indicazioni stradali, di controllare la musica che si ascolta e così via. Il tutto senza prendere in mano il telefono e soprattutto senza staccare gli occhi dalla strada. Ma sono un esempio indicativo anche la cintura 'smart' di Samsung che monitora peso e girovita e le scarpe da corsa pure 'smart' appena svelate da Lenovo.

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