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Nuova tecnologia scova feriti nei disastri

Più veloce ed efficace delle tecniche correnti

Redazione Ansa

Una nuova tecnologia robotica per individuare la presenza di persone ferite o intrappolate durante operazioni di salvataggio in disastri e zone di guerra, usando telecamere remote. E' il progetto sviluppato da due studenti iracheni di ingegneria, che studiano all'Università Flinders di Adelaide con una borsa di studio del governo di Baghdad. Laith Al-Shimaysawee e Ali Al-Dabbagh hanno creato un nuovo algoritmo, usando telecamere sia termiche che a colori a varie risoluzioni.

L'algoritmo individua soggetti feriti o intrappolati usando telecamere sia termiche che a colori a varie risoluzioni, più veloce e più efficiente di ogni altra tecnica corrente. La tecnologia corrente richiede centinaia di campioni - immagini di forme del corpo e di posizioni - da elaborare e comparare per poter individuare una persona, mentre il nuovo algoritmo richiede solo otto campioni.

La tecnologia può essere caricata sui robot per la ricerca di persone intrappolate in edifici crollati o in strutture instabili, scrive il supervisore della ricerca, Nasser Asgari, sul sito dell'ateneo. Può anche essere usata in robot militari per migliorare la visione dei soldati nell'identificare i feriti sul capo di battaglia. Inoltre è abbastanza versatile da essere caricata in un casco indossato da soccorritori o anche da cani, o in un congegno a mano, per trovare sopravvissuti prima e con meno rischio.

Il sistema è stato sperimentato con successo per individuare persone fino a 50 metri di distanza usando telecamere termiche e fino a 30 metri con telecamere a colori. L'aggiunta di lenti alle telecamere ne migliora il tasso di individuazione.
   

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