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La fantasia diventerà 'tangibile', arriva brevetto

Con guanti e occhiali Magic Leap, start-up su cui investe Google

Redazione Ansa

Un mondo popolato da draghi volanti e panorami che si aprono nel chiuso di una stanza. Tastiere immateriali con cui scrivere su schermi immateriali, supermercati che diventano set di un videogioco per bambini, pareti che si arredano con quadri e poster in base a ciò che trasmette la tv. Sembra fantascienza, sarà invece realtà, virtuale e aumentata, grazie ad un guanto e ad un paio d'occhiali, così come la immaginano i visionari di Magic Leap, la start-up su cui ha puntato anche Google con un investimento di oltre mezzo miliardo di dollari.

Il tema della realtà aumentata è di grande attualità come dimostra HoloLens appena presentato da Microsoft, un visore che proietta ologrammi. Del lavoro di Magic Leap, società nata a Hollywood, si sa ancora poco, se non che è convinta sia ''ora di riportare la magia nel mondo'', come è scritto a caratteri cubitali sul suo sito. Un brevetto registrato in Usa, tuttavia, consente di farsi un'idea di ciò che bolle in pentola. Le immagini depositate mostrano un paio di occhiali con sistema di proiezione a fibre ottiche, insieme ad un guanto tattile che rileva i movimenti e consente di interagire con quanto visualizzato. Fin qui la dotazione tecnologica, non nuova né sorprendente. Non mancano guanti, fasce da polso e anelli che consentono di controllare dispositivi hi-tech senza toccarli fisicamente. E non mancano occhiali e visori per la realtà aumentata o virtuale, dai Google Glass agli Oculus Rift di Facebook, dal 'Progetto Morpheus' di Sony per i videogiochi al Samsung Gear VR, fino al nuovissimo HoloLens di Microsoft.

La visione di Magic Leap, però, si spinge ancora oltre, con una nuova forma di realtà virtuale, la ''realtà cinematica''. Le illustrazioni dei brevetti mostrano schermi che 'si aprono' su pareti e pavimenti, o in una sorta di anello che avvolge il corpo a mo' di hula hoop. Social network a cui accedere muovendo l'indice o toccando un braccialetto, persone che appaiono per fare yoga insieme a noi e medici che mostrano in 3D un intervento al paziente. E poi un mondo parallelo che trasforma la realtà in un videogame: con il tosaerba si sconfiggono i roditori, sulla cyclette si partecipa al Tour de France, e al supermercato la mamma legge in aria le recensioni dei vini in vendita mentre il bimbo è immerso in una caccia al tesoro tra gli scaffali da cui spuntano mostri e indizi. Quel che viene prefigurato è in sostanza una realtà che può essere arricchita sovrapponendole l'immaginazione, per facilitare il lavoro o intrattenere. E con un business che le si può costruire tutt'attorno, dalle applicazioni per la produttività a nuove forme di pubblicità nei negozi. Le idee e gli investimenti ci sono, ma mancano tempi certi per la realizzazione. Per avere una simile tecnologia tra le mani, forse bisognerà attendere ancora un po'.

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