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Smartphone monitora disturbi del sonno

Risultati paragonabili a metodi tradizionali

Redazione Ansa

Un semplice paio di cuffie dotate di microfono collegate a uno smartphone e piazzate sul comodino mentre si dorme sono sufficienti a diagnosticare i più comuni disturbi del sonno, a partire dalle apnee notturne. Lo ha dimostrato uno studio dello Stevenson Institute of Technology, che verrà presentato a una conferenza ad aprile, che nelle intenzioni dei ricercatori darà vita a una vera e propria app entro l'anno prossimo.

I ricercatori hanno testato il sistema su sei persone che dovevano tenere le cuffie sul comodino mentre dormivano, indossando allo stesso tempo anche il sistema di monitoraggio che si usa nei laboratori sul sonno, molto più complesso.

Dall'esperimento è emerso che anche senza indossare le cuffie commerciali è possibile tenere conto dei respiri con una precisione paragonabile ai sistemi professionali, perdendo al massimo mezzo respiro al minuto. ''Questo sistema può rendere più facile diagnosticare le malattie del sonno - spiegano i ricercatori alla rivista Technology Review -. I sistemi che si usano nei laboratori, di solito una imbracatura intorno al petto con un microfono sono scomodi, e rischiano di alterare le misure''.
   

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