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Con il silicio artificiale nuove strade per l'elettronica

Computer più potenti e celle solari più efficienti

Redazione Ansa

Arriva il silicio '2.0', una nuova 'forma' che ne trasforma alcune proprietà tanto da poter forse aprire la strada ad una nuova elettronica super veloce. Il 'nuovo' silicio sintetizzato da un gruppo di ricercatori coordinato da Timothy Strobel dell'Istituto Carnegie a Washington, il cui lavoro è stato pubblicato su Nature Materials, potrebbe avere moltissime applicazioni, da celle solari molto più efficienti, Led più potenti fino a computer super veloci.

"Siamo ormai arrivati quasi al limite nel migliorare l'efficienza dei dispositivi elettronici a base di silicio - ha spiegato Giampiero De Cesare, ingegnere elettronico all'Università Sapienza di Roma - e questo studio apre la possibilità di fare un salto in più in questa direzione". Il silicio è uno degli elementi più abbondanti del nostro pianeta, il secondo dopo l'ossigeno, e le sue caratteristiche di conducibilità elettrica lo hanno reso essenziale per tutte le tecnologie elettroniche.

Decenni di ricerche per migliorare le prestazioni del silicio sembrano aver raggiunto dei limiti strutturali e 'spremuto' ogni possibilità offerta da questo materiale. "Proprio per questo - ha proseguito De Cesare - si seguono al momento due strade: il miglioramento delle tradizionali tecnologie a base di silicio, con il vantaggio di proseguire in una strada buona ma difficilmente migliorabile ancora per molto, oppure esplorare il mondo delle nanotecnologie e del grafene".

Proseguendo nel percorso 'tradizionale', i ricercatori statunitensi hanno messo a punto una tecnica per 'purificarlo' e forse permettere un passo in avanti nel suo sfruttamento ulteriore. Si tratta di una nuova forma del silicio - così come il carbonio può essere disposto in modi diversi e formare grafite, diamanti o grafene - realizzata usando altissime pressioni. In questo modo i ricercatori hanno disposto il silicio in reticoli simili alle celle delle api e trasformato alcune proprietà del materiale.

"Modificando la struttura del silicio - ha proseguito De Cesare - i ricercatori affermano di migliorare alcune proprietà del silicio utili ad esempio a migliorare l'efficienza delle celle fotovoltaiche o per chip per computer ancora più veloci. Si tratta di un lavoro nuovo che potrebbe portare realmente dei benefici ma bisognerà capire nel tempo se questa innovazione avrà costi tali da essere impiegata a livello applicativo".

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