Tennis

Nadal in trionfo, un marziano sotto la tour Eiffel

Con trofeo in luoghi simbolo Parigi. 'Se il piede sta bene continuo'

Redazione Ansa

"Se il piede sta bene mi piace continuare. Una vittoria o una sconfitta non cambiano il mio modo di vedere il futuro": così Rafael Nadal ai microfoni di Sky Sport 24 il giorno dopo la vittoria del 14/o Roland Garros. La condizione del piede sinistro (Nadal soffre della sindrome di Müller-Weiss, ndr) sarà l'ago della bilancia. "Queste due settimane sono state bellissime ma anche difficili - aggiunge - non posso giocare sempre con l'anestesia, non si puo' fare sempre. Vediamo che succede, io voglio trovare una soluzione".

Il giorno dopo l'impresa di Parigi Nadal è ancora emozionato: "E' una storia incredibile - dice - difficile per me dare una spiegazione però le cose stanno così e io sono particolarmente felice. Gli ultimi tre mesi e mezzo sono stati difficili, c'è stato tanto lavoro dietro ma anche con molte limitazioni. Riuscire ad arrivare fino in fondo al Roland Garros con una vittoria è stato molto emozionante". Il futuro del 36enne Nadal è avvolto da incertezze e interrogativi. Dopo la sua dimostrazione di forza contro Casper Ruud di ieri Nadal è diventato "Eternal", "The Sun King" o "Rafael XIV" per la stampa spagnola. La supremazia dello spagnolo non si limita alla terra battuta: è il giocatore di maggior successo nella storia del circuito del Grande Slam maschile con 22 tornei principali, due in più di Djokovic e Federer. Per non parlare dei titoli olimpici e dei cinque titoli di Coppa Davis vinti con la Spagna. Non c'è da stupirsi che nel 2020 Marca lo abbia eletto il più grande sportivo spagnolo della storia, davanti a icone come il giocatore di basket Pau Gasol, il ciclista Miguel Indurain, il calciatore Andrés Iniesta o il motociclista Marc Marquez.

Il futuro di Nadal resta un'incognita a causa della dolorosa patologia del piede sinistro che lo accompagna dall'età di 18 anni più che dell'età anagrafica. Intanto il maiorchino è passato dal 5/o al 4/o posto della classifica ATP grazie al trionfo parigino. Oggi Nadal si è svegliato di buon mattino per farsi fotografare con la Musketeers Cup in giro per la capitale francese. Dopo essersi fatto ritrarre in tutti i punti d'interesse di Parigi, compreso il ponte Alessandro III, che attraversa la Senna, lo spagnolo ha fatto passerella sotto la Torre Eiffel. Nadal, come riporta Marca, oggi tornerà nella 'sua' Maiorca, da dove si trasferirà a Barcellona per essere sottoposto a un trattamento di radiofrequenza nel tentativo di prolungare il più possibile la propria carriera sportiva e guardare con fiducia al prossimo evento di punta della stagione, Wimbledon (27 giugno-10 luglio).

"Wimbledon è una priorità, sono pronto a giocarci con gli antinfiammatori ma non con le iniezioni che anestetizzano il piede - ha fatto sapere il maiorchino che ha vinto il torneo due volte, nel 2008 e nel 2010) - Non voglio ritrovarmi più in questa situazione". Nell'intervista a Sky Nadal parla poi del suo rapporto con l'Italia: "Quando sono in Italia mi sento sempre a casa e gioco con molto piacere al Foro Italico a Roma che è certamente uno dei tornei più importanti della mia carriera", dice e poi, parlando delle nuove leve azzurre fa una previsione: "L'Italia ha fatto e sta facendo un lavoro buonissimo e i risultati positivi li stiamo vedendo con Sinner, con Berrettini, con Sonego e ora con Musetti. Tanti giocatori giovani con grandi possibilità di vincere uno Slam e sono certo che succederà".

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