Tennis

Nadal-Djokovic, finale che tutti aspettavano

22-19 per Rafa i precedenti.Serbo insegue unico Slam mancante

Redazione Ansa

Sarà una finale al massimo livello possibile, tra numero 1 e numero 2 del mondo, quella di domani al Roland Garros. Rafael Nadal e Novak Djokovic incrociano le racchette per la 42/a volta - 22 a 19 per il primo il bilancio, fin qui, delle sfide - in una saga infinita che ha illuminato il tennis planetario degli ultimi anni. Lo spagnolo contro il serbo, come tre settimane fa in finale a Roma: e se, alla Porte d'Auteuil come al Foro Italico, prevarrà Nole, 27 anni compiuti il 22 maggio - aggiungendo al suo già cospicuo Palmares l'unico titolo Slam che gli manca -, Rafa, 28 anni da martedì scorso, gli restituirà lo scettro che gli aveva tolto otto mesi fa, in quell'alternanza al vertice tra i due fuoriclasse che da quattro anni dominano la scena, precludendo a chiunque altro le prime due posizioni.

Se invece vincerà il mancino di Maiorca, campione in carica, conquistando per la nona volta (quinta consecutiva) il titolo nel torneo parigino, rimarrà lui il n. 1. Impressionante il ruolino di marcia di Rafa (63 titoli in carriera, di cui 13 Slam) al Roland Garros: negli ultimi 66 match giocati ne ha perso solo uno, nel 2009 contro lo svedese Robin Soderling. Da allora, 34 vittorie. Quanto a Novak (44 titoli, di cui 6 Slam), se domani, alla sua seconda finale dopo quella del 2012 (persa, guarda caso, contro Nadal, che l'ha anche sconfitto in semifinale l'anno scorso), conquisterà il suo primo titolo sulla terra rossa parigina, diventerà l'ottavo tennista della storia ad aver vinto tutti i tornei Slam; dopo Budge, Perry, Laver, Emerson, Agassi, Federer e, appunto, Nadal. Al vincente tra il maiorchino (1,85 di altezza per 85 kg di peso) e il belgradese (1,88 per 80 kg), consegnerà domani il trofeo l'ex fuoriclasse svedese Bjorn Borg, 40 anni dopo la conquista del primo dei suoi sei titoli al Roland Garros.

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