Pallavolo

Pallavolo, Diouf: 'Italia mi manca, ma l'estero è più stimolante'

Con Nazionale credo di avere chiuso, ct non mi vuole incontrare

Redazione Ansa

"Mi manca l'Italia, mi mancano gli amici, ma all'estero mi trovo molto bene. Vengo trattata da professionista, senza etichette: sono solo Valentina, ingaggiata per giocare a pallavolo". Valentina Diouf, fresca vincitrice del campionato polacco con il Lks Commercecon Lodz, non ha ancora intenzione di rientrare in Italia, come invece fatto da Paola Egonu che ha firmato con il Vero Volley. "Ogni anno ricevo offerte da club italiani - racconta l'opposto all'ANSA - ma perché cambiare quando si sta bene? All'estero sono stimolata, è un'esperienza di vita bellissima, ci si mette sempre in discussione e bisogna dimostrare tutto, mentre giocare a casa è come stare un po' nella bambagia, nella propria comfort zone. Si lascia e si riceve qualcosa. L'altro giorno ero in Trentino e una ragazza coreana mi ha chiesto di fare una foto con lei: era tifosa del Kgc Ginseng dove ho giocato, mi sono emozionata.
    L'estero ti cambia profondamente: è bellissimo vivere immersa in altre culture e rispettarle e ricevere lo stesso rispetto per la propria". Diouf, testimonial del progetto di Laureus a sostegno della Polisportiva Garegnano, reso possibile dalla collaborazione con Cristian Trio, fondatore di Dyanema, lancia anche una frecciatina al ct Mazzanti: "Con la Nazionale credo di aver chiuso per sempre. Il ct fa di tutto per non incontrarmi e quando mi vede mi gira al largo. Non credo di mordere però".
   

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