F1

F1: Ungheria, è sempre sfida Hamilton-Verstappen

Libere a Bottas. Ferrari dietro. Lite continua Horner-Wolff

Redazione Ansa

 Il leit motiv del mondiale di Formula 1 è sempre lo stesso: Hamilton-Verstappen, Verstappen-Hamilton. Archiviate le polemiche di Silverstone dopo il 'botto' e la decisione della Fia che non ha accolto il ricorso della Red Bull contro la penalità al britannico, oggi si è tornati in pista per le prove libere del gran premio di Ungheria che, manco a dirlo, ha visto Mercedes e Red Bull segnare le due sessioni di prove. La sfida si riaccenderà domani per la conquista della pole position dell'11/o gran premio della stagione, seguito dalla pausa estiva.

Il primo squillo, nella sessione del mattino, è stato quello di Max Verstappen. L'olandese della Red Bull in 1'17''555 ha preceduto le Mercedes di Valtteri Bottas (+0''061) e Lewis Hamilton (0''167). Quarto tempo con gomma gialla per la Ferrari di Carlos Sainz (+0''560), mentre è settima l'altra Rossa di Charles Leclerc (+0''836). Ultimo tempo per la Alfa Romeo Racing del pilota italiano Antonio Giovinazzi (+4''334) che ha ultimato un solo giro. Nella sessione del pomeriggio a sfrecciare lungo le curve dell'Hungaroring è stato Bottas. Con il tempo di 1'17"012 il finlandese della Mercedes ha preceduto il compagno di scuderia Hamilton, che ha chiuso con il tempo di 1'17"039. Terzo Verstappen, in 1'17"310. Quarto tempo per il francese Esteban Ocon, su Alpine, in 1'17"759. Al quinto posto la Red Bull del messicano Sergio Perez (1'17"824). Indietro le due Ferrari: il monegasco Leclerc ha chiuso all'11° posto, in 1'18"370, subito seguito dallo spagnolo Sainz, in 1'18"441.

Otto punti dividono Hamilton e Verstappen e viste le libere del pomeriggio tra i due contendenti potrebbe inserirsi Bottas. Il britannico punta alla centesima vittoria in F1 questa domenica. Le polemiche di Silverstone però non si placano. Dopo la decisione della FIA, che ha confermato la sanzione di 10 secondi a Hamilton prese dai commissari in pista, continua il botta e risposta a distanza tra i due team principal, Christian Horner e Toto Wolff. "Per sperare di fare la curva Hamilton doveva frenare almeno 23 metri prima. È nostro dovere non lasciare nulla di intentato in uno sport dove ogni guadagno minimo può fare la differenza - ha detto Horner in conferenza -. Leclerc era nella stessa posizione di Max, quindi avremmo avuto lo stesso risultato se Lewis avesse avuto lo stesso atteggiamento. Non c'è mai stato nulla di personale, relativamente a un singolo pilota. Si tratta degli eventi che sono accaduti e la competizione tra due ragazzi. Se l'episodio fosse stato con un qualsiasi altro pilota la reazione sarebbe stata identica. Sono rimasto un po' sorpreso dei commenti Mercedes. Ora chiudiamo questo capitolo e andiamo avanti"
   

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