F1

F1: Baku, seconde libere a Leclerc

Un tombino saltato danneggia Williams di Russell, bene Vettel

Redazione Ansa

In un venerdì alquanto bizzarro sul circuito di Baku sono le Ferrari di Charles Leclerc e Sebastian Vettel a dettare il ritmo nella seconda sessione di prove libere del gran premio dell'Azerbaigian, quarta prova del mondiale di formula uno. Le prime libere, quelle della mattina, in realtà sono durate appena 12 minuti, e sono state prima sospese e poi annullate per colpa di un tombino saltato al passaggio della Ferrari di Leclerc e che poi ha danneggiato pesantemente la Williams di George Russell.

Per la monoposto britannica telaio da sostituire e pilota per regolamento costretto a dare forfait fino a domani quando tornerà in pista in tempo per le terze libere e le qualifiche. Prima dell'incidente del tombino erano stati segnati solo sue tempi, quelli delle Ferrari di Leclerc e Vettel che poi, nella seconda sessione di prove - cominciata regolarmente dopo i controlli fatti dagli addetti al circuito su tutti i 300 tombini presenti sull'asfalto di Baku - hanno confermato di essere sulla strada giusta dopo il passo falso del gran premio di Cina.

D'altra parte il gran premio dell'Azerbaigian è una sorta di banco di prova per la casa di Maranello chiamata a colmare il gap con le Mercedes (57 punti nella classifica costruttori, 31 e 32 in quella piloti). Leclerc e Vettel hanno iniziato la sessione con gomme medie per passare poi alla mescola più morbida. In questa configurazione entrambi hanno ottenuto i migliori tempi rispettivamente in 1'42"872 e 1'43"196.

A fine sessione la SF90 hanno occupato le prime due posizioni della classifica seguiti dalla Mercedes di Lewis Hamilton e dalla Red Bull di Max Verstappen. Anche le seconde libere sono state condizionate da alcuni incidenti e due bandire rosse causate prima da Stroll e poi da Kvyat (che oggi ha compiuto 25 anni) che hanno divelto le sospensioni contro i muretti di Baku, con Leclerc sfiora soltanto il muro. Le difficoltà del tracciato cittadino di Baku sono emerse in modo chiaro. Pista sporca ma anche gli spazi stretti da percorrere ad alta velocità hanno rappresentato un'insidia.

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