Ciclismo

Giro d'Italia, si alza il sipario. Evenepoel vola nella crono

Tappa 19 km su Costa Trabocchi. Ganna secondo, Roglic a 43''

2023 Giro d'Italia cycling race

Redazione Ansa

È il favorito numero uno per la vittoria del 106/o Giro d'Italia e ha voluto mettere subito le cose in chiaro, vincendo la prima tappa, la cronometro Fossacesia Costa dei Trabocchi-Ortona di 19,6 km e indossando così subito la maglia rosa: è naturalmente Remco Evenepoel (Soudal Quick Step), attuale campione del mondo in carica che sulla Costa dei Trabocchi ha già lasciato il segno facendo capire subito le sue intenzioni. Evenepoel è stato una freccia, non lasciando scampo a nessuno. Il suo 21'18'', alla media di 55.211 km/h, parla da solo. Quella ottenuta oggi in Abruzzo è la vittoria numero 42 per lui. "Mi piace indossare la maglia di campione del mondo - ha spiegato nel dopo gara - aggiungere quella Rosa è stata una bellissima soddisfazione. Mi godrò ogni giorno in cui la avrò addosso. Da La Vuelta dell'anno scorso monto il 60 come rapporto sulla corona anteriore: non è facile da spingere, ma visti i risultati mi sento a mio agio. Prima della partenza, avrei pensato che sarebbe stato un grande risultato guadagnare 15" sui miei rivali in classifica generale: 43" su Roglic è un bel margine che mi dà fiducia. Sono un po' sorpreso della vittoria di oggi, anche se i lunghi rettilinei mi favorivano, così come la rampa finale. Sono felicissimo." Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) arrivato a 22" ha provato a creare problemi al belga che però sulla costa abruzzese ha letteralmente volato e si è dimostrato imprendibile. Il portacolori della Ineos Grenadiers ha però dimostrato di essere in forma e di poter puntare alla vittoria di qualche tappa. Ottima la prova di 
João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 29". Che sia il portoghese l'anti-Evenepoel? Lo vedremo, ma la prova di oggi vale più di un indizio. La prima delusione del Giro risponde invece al nome di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) arrivato sesto a 43" dal campione del mondo. Un distacco inatteso che ha visto lo sloveno in difficoltà. Nono piazzamento per il gallese Geraint Thomas (Gb, Ineos Grenadiers) a 55". Il già vincitore del Tour de France nel 2018 e di due ori olimpici a Pechino 2008 e Londra 2012, sperava però di fare meglio. Al battesimo della corsa rosa non poteva mancare il presidente Rcs Urbano Cairo. "Credo che l'Italia - ha detto - sia di una bellezza incredibile. Sono arrivato da Roma e ho potuto ammirare zone incredibili durante il viaggio. E poi qui è stato incredibile con migliaia di persone entusiaste a vedere partire il Giro d'Italia e sfilare campioni. L'Italia è una terra accogliente, ma così è veramente unico. In Abruzzo poi ritorneremo per la tappa di Campo Imperatore. Adoro le tappe di montagna e quella sarà già una tappa da vedere. Una tappa speciale e che inizierà a dare i primi scossoni alla classifica. È un Giro con tanti grandi nomi come il campione del mondo Everepoel e poi Roglic, poi Geraint Thomas, Almeida, Ganna. Un giro tutto da seguire". Domani seconda tappa sempre in terra d'Abruzzo, con la Teramo-San Salvo di 202 km che con i suoi saliscendi potrebbe regalare il primo sprint del Giro, ma anche qualche tentativo di fuga.
   

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