Ciclismo

Ciclismo: Roglic-Pogacar, bis Slovenia tra Tirreno e Nizza

Entrambi hanno dominato le due corse

Redazione Ansa

L'inno sloveno risuona sul lungomare di San Benedetto del Tronto e sulla Promenade des Anglais al termine delle due corse a tappe che precedono le classiche di primavera, la Tirreno-Adriatico e la Parigi-Nizza, vinte rispettivamente da Primoz Roglic e Tadej Pogacar. I due hanno dominato in settimana vincendo tre tappe ciascuno e il vincitore di due Tour de France si è permesso anche il lusso di tagliare per primo il traguardo oggi a Nizza facendo un bell'inchino, probabilmente a se stesso. Più sobrio il comportamento di Roglic, il quale, forte del vantaggio soprattutto psicologico dopo tre successi di tappa consecutivi, si è limitato a controllare la tappa finale della 58/a edizione della corsa dei Due Mari, conclusasi con una volata che è stata vinta dal belga Jasper Philipsen, al secondo successo parziale, davanti all'olandese Dylan Groenewegen e all'azzurro Alberto Dainese. La 'Tirreno' ha avuto davvero un unico padrone, dato che lo sloveno della Jumbo Visma si è portato a casa non solo la maglia azzurra del vincitore ma anche quella verde degli scalatori e quella ciclamino della classifica a punti. La maglia bianca del miglior giovane è andata al portoghese Joao Almeida, secondo nella classifica generale davanti al britannico Tao Geoghegan Hart. Per il pedale azzurro restano sul taccuino il successo nella cronometro inaugurale di lunedì scorso di Filippo Ganna, rimasto leader della corsa fino a mercoledì, quando sono arrivate le prime salite importanti, e il quinto posto finale di Giulio Ciccone. Oggi poi si è messo in luce Dainese, abile a salire su podio nella difficile e pericolosa volata a San Benedetto. La tappa odierna, partita sempre dalla località marchigiana, è stata caratterizzata dall'azione di un gruppetto di otto corridori che hanno accumulato fino a oltre tre minuti di vantaggio. L'ingresso nel circuito da 15 km da percorrere cinque volte tra Grottammare e San Benedetto, tutto pianeggiante, ha dato il via alla riscossa del gruppo, che ha ripreso i fuggitivi a tre chilometri dall'arrivo per dare spazio ai velocisti, con Roglic attento a non rischiare nulla per garantirsi il bis del successo del 2019. Il 33enne, che succede nell'albo d'oro proprio a Pogacar, ha preso le misure per il Giro d'Italia (6-28 maggio), che ha dichiarato essere il suo obiettivo principale della stagione.


 Il suo più giovane connazionale ha invece nel mirino il Tour de France, che la scorsa stagione gli è stato 'strappato' da Jonas Vingegaard. Il danese, non ancora al top della forma, ha chiuso al terzo posto la Parigi-Nizza, alle spalle anche del francese David Gaudu, a sua volta pretendente per un ruolo di rilievo nella prossima Grande Boucle. "Ho sempre sognato vincere la Parigi-Nizza - ha detto Pogacar - e anche se non vincessi nient'altro quest'anno sarei comunque contento". Intanto, però, dal podio di Nizza ha lanciato subito la prossima sfida: "Ora un po' di riposo e poi sabato prossimo punterò alla Milano-Sanremo". Da inizio stagione, Pogacar ha già intascato nove vittorie e la decima potrebbe arrivare proprio sulla Riviera. 
   

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