Ciclismo

Ciclismo: Deignan vince la prima Roubaix femminile

Britannica ha preceduto la Vos, terza l'italiana Longo Borghini

Redazione Ansa

Lizzie Deignan è la prima donna a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della Roubaix. Da quest'anno la classicissima del nord è stata aperta anche alle donne che sono partite dalla cittadina francese di Denain e hanno affrontato i 116,4 chilometri che portavano al velodromo di Roubaix. La britannica ha fatto il vuoto già al primo dei 17 settori di pavè e a nulla è valso l'inseguimento dell'olandese Marianne Vos, forse partita in ritardo e alla fine seconda sul traguardo. Terza l'italiana Elisa Longo Borghini, compagna di squadra della vincitrice, quinta Marta Bastianelli.

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Il racconto della gara - Un altro capitolo della ultracentenaria storia del ciclismo è stata scritta oggi, sulle strade della classica delle classiche, ossia la 'Roubaix'.: la corsa più tragica, feroce e tormentata è stata aperta per la prima volta alle donne, riservando loro ben 17 settori di pavè. In 132 hanno accettato la sfida, solo una ha vinto: la britannica Elizabeth 'Lizzie' Deignan, 32 anni, protagonista di una fuga senza soluzione di continuità, che ha spaccato in due la corsa, rendendola più infernale di quanto non lo fosse già. La sua cavalcata trionfale si è conclusa sulla pista del velodromo di Roubaix, dopo che le atlete erano partite dalla cittadina francese di Denain, per affrontare 116,4 chilometri, tra fango, sassi e un'interminabile sequela di imprevisti, cadute comprese (ne sa qualcosa la neocampionessa del mondo, Elisa Balsamo, finità sul glorioso pavè). A nulla è valso l'inseguimento dell'olandese Marianne Vos, forse partita in ritardo e alla fine seconda sul traguardo. Terza l'italiana Elisa Longo Borghini, compagna di squadra della vincitrice, quinta Marta Bastianelli.

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Domani poi le porte dell'inferno del nord si apriranno per gli uomini, con un solo favorito: il belga Wout Van Aert che, dopo le delusioni patite ai Mondiali disputati in casa - fra cronometro individuale e corsa in linea Elite - avrà una voglia matta di riscattarsi e di centrare un successo che possa in qualche modo salvargli la stagione. Il percorso, che piova a meno poco importa, collima con le sue caratteristiche: l'unica incertezza su un pronostico che potrebbe apparire segnato è la presenza del rivale di sempre, l'olandese Mathieu van der Poel, la cui condizioni viene data in crescita. La Parigi-Roubaix è una gara individuale, ma c'è una squadra che, nelle ultime 24 edizioni, ha piazzato per ben 12 volte un proprio corridore sul gradino più alto del podio: é la Deceuninck Quick-Step che, con Kasper Asgreen, Yves Lampaert, Florian Sénéchal e Zdenek Stybar, può ancora una volta puntare al successo. E l'Italia? Sono un paio le frecce a disposizione dell'arco azzurro: sono Sonny Colbrelli, campione d'Europa in carica, e Matteo Trentin, sempre a proprio agio sulle pietre. Occhio anche alle vecchie volpi del pavè, come Peter Sagan, Stefan Kueng, Dylan Van Baarle, Greg van Avermaet, Philippe Gilbert, Sep Vanmarcke.
   

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