Calcio

Cagliari in 10 raggiunto nel finale, Lecce quasi salvo

Espulso Gaetano, gli ospiti fanno 1-1 poi prendono due pali

Redazione Ansa

Cagliari-Lecce 1-1. 

LA CRONACA DELLA PARTITA

Un punto a ciascuno nella sfida salvezza alla Domus Arena. Con una differenza: il Lecce è ormai praticamente sicuro di rimanere in A, per il Cagliari c'è ancora da soffrire. La squadra di Ranieri alla fine può anche essere contenta: è andata in vantaggio nel primo tempo con Mina, ma poi è rimasta in dieci per il rosso a Gaetano prima dell'intervallo.

Il gol degli ospiti è arrivato a sei minuti dal novantesimo. Ma poi i salentini hanno colpito due pali per portare a casa vittoria e permanenza jn A quasi matematica. Per il Lecce però ormai è una formalità. Il Cagliari ora deve aspettare i risultati delle concorrenti. Il calendario non è facilissimo: Milan e Sassuolo fuori, poi in casa con la Fiorentina.

Il Cagliari è preoccupato e avvelenato per il risultato a sorpresa del Sassuolo e Ranieri capisce che è la partita della vita: dentro, anche se qualcuno è acciaccato, tutti i leader dello spogliatoio. A cominciare da Mina, passando per Deiola e Lapadula. In panchina c'è persino Pavoletti, il capitano, reduce da un lungo stop per infortunio. Alla Domus è sold out. Ma vuole certezze e salvezza anche il Lecce che pure nella zona calda guarda tutti dall'alto al basso. Ci sono anche oltre 400 tifosi arrivati dal Salento. Per l'occasione Gotti rilancia Ramadani in mezzo al campo. Un inserimento che si rivelerà importante per l'andamento della gara: su di lui il fallo che lascerà i padroni di casa in dieci.

Cagliari all'attacco dall'inizio della gara. Poco lucido, ma compatto e deciso. Al 17' il primo sussulto con quello che sarebbe il gol dell'ex: botta da fuori di Deiola e palla, deviata, all'angolino. Arbitro richiamato dal Var: gol annullato per fallo di mano dello stesso Deiola. Il gol arriva però al 25': sugli sviluppi di un angolo di Augello, palla a Gaetano. Il tiro dell'ex Napoli diventa un assist per Mina che, in posizione da punta centrale, mette dentro. Lecce quasi stordito, ma alla fine del primo tempo Gaetano (ancora richiamo dal Var) viene pescato con il piede a martello su Ramadani: l'arbitro trasforma il giallo in rosso. E Cagliari in dieci.

Ranieri allora cambia tutto: fuori Lapadula, difesa a tre con Wieteska. Mentre Gotti gioca la carta dei piedi buoni con Sansone al posto di Piccoli, ammonito. Logico che diventi un quasi assedio alla porta di Scuffet con il Cagliari che si schiaccia dietro anche con una linea a cinque. Il Cagliari trema per le conclusioni di Oudin (tiro al volo) e di Pierotti (testa e respinta di Scuffet). Alla fine il gol arriva: volata di Almqvist sulla destra e dalla parte opposta sbuca Krstovic davanti a Nandez: piattone a porta vuota e uno a uno. Poi il Lecce rischia anche di vincere: due colpi di testa e due pali di Pongracic e Sansone. Più miracolo di Scuffet su Gendrey. Alla fine chi tira un sospiro di sollievo è proprio il Cagliari. Per il Lecce invece è già festa. 

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