Calcio

Champions: Lazio vola con Immobile, è agli ottavi di Champions 

Due gol del bomber al Celtic e la vittoria dell'Atletico valgono il pass 

Redazione Ansa

Lazio batte Celtic 2-0 con una doppietta di Immobile La cronaca

 "Voglio una squadra cattiva e feroce agonisticamente. La società crede nell'organico e nell'allenatore. Una volta che uno cade si deve rialzare, come viene detto nel Vangelo". Parole, dette a Sky prima della partita, profetiche quelle del presidente della Lazio, Claudio Lotito.

La vittoria sul Celtic non sarà una risurrezione dal punto di vista del gioco ma la squadra di Sarri trascinata da Ciro Immobile non solo scaccia le ombre della crisi ma soprattutto, grazie al successo dell'Atletico Madrid sul Feyenoord, vola agli ottavi di Champions con un turno di anticipo. E la sfida coi Colchoneros tra due settimane deciderà la prima del girone

E. Intanto bisogna sottolineare che a togliere le castagne dal fuoco alla sua squadra è stato, ancora una volta, Immobile, che Sarri ha tenuto fuori dalla formazione iniziale per dare un segnale e soprattutto un seguito alle sue parole di ieri, quando aveva detto che "ormai bisogna resettare e non ci sono distinzioni tra vecchi e nuovi". Così ha fatto, ma poi, vista l'inconcludenza in avanti di Castellanos, al 16' della ripresa ha fatto entrare Immobile e il bomber ha risposto con i due gol che hanno deciso la partita. Come dire che più decisivo di così non si può. Forse, a lui e ai compagni, avrà fatto bene anche il ritiro prepartita imposto dalla società.

A merito della Lazio bisogna dire anche che è scesa in campo priva dello squalificato Vecino e degli infortunati Zaccagni, Casale e Romagnoli, e con il portiere Provedel che fino a ieri aveva 39 di febbre. Tanti assenti anche nel Celtic, vedi i vari Palma (squalificato), Maeda, Hatate e Abada (quest'ultimo israeliano che si dice non gradisca certi atteggiamenti dei tifosi dei Bhoys come le bandiere palestinesi esposte anche oggi sugli spalti), ma il calcio di oggi, e delle troppe partite, è fatto anche di numerose assenze. Con la vittoria di oggi la Lazio torna a vincere due partite di seguito in Coppa dei campioni/Champions dopo 22 anni: l'ultima volta le era capitato nell'ottobre 2001 a spese di Psv Eindhoven e Galatasaray. Il Celtic, che oggi non ha fatto molto per vincere (del resto in Champions non ci è mai riuscito ogni volta che ha giocato in Italia) ora è fuori anche dall'Europa League (arriverà sicuramente ultimo nel girone), ed è arrivato alla 15/a partita di seguito senza vincere nella massima competizione europea, primato assoluto per una squadra britannica (quindi comprese quelle inglesi).

Ed essendo rimasto a secco anche oggi è arrivato a 9 match senza gol nelle ultime 11 apparizioni in Champions. Numeri che testimoniano una pochezza apparsa evidente, nonostante la foga espressa nei minuti iniziali del match e la buona volontà messa in campo da elementi come Furuhashi, Oh Hyeon-gyu, al quale l'arbitro Umut Meler ha negato un rigore nel recupero dopo 'consulto' al Var, e Carter-Vickers. Ma ai Bhoys servirebbe uno Johnston 'vero', come il folletto che fece impazzire Inter e Fiorentina nella Coppa dei Campioni degli anni '60 e non i suoi due omonimi visti in campo oggi: altra storia, e altra classe. Così Sarri sorride, confortato dalla discreta prova dei suoi e per aver azzeccato le sostituzioni, vedi Immobile, ma anche Pedro. Al 37' st c'è il primo gol di Immobile: Isaksen dalla destra dell'area prova un sinistro a rientrare, il tiro deviato si trasforma in un assist per Immobile che appostato sul secondo palo non può sbagliare. Il raddoppio tre minuti dopo: palla morbida dentro l'area ancora di Isaksen dalla destra, Scales sembra in vantaggio ma perde il duello col campitano laziale, che rientra sul sinistro saltando Carter-Vickers e infilando Hart di sinistro. E ora l'imperativo è tornare a fare bene anche in campionato, altrimenti i tifosi che oggi hanno sempre incitato la squadra torneranno a farsi sentire in altro modo.

Tifosi Celtic, cori 'Bella Ciao' e bandiera Palestina 


Una parte della tifoseria del Celtic, la cosiddetta 'Green Brigade', presente con alcuni suoi componenti anche allo stadio Olimpico, nei Distinti sud, per la partita contro la Lazio, è da tempo fortemente politicizzata e, da anni, porta avanti la causa della Palestina. Così anche oggi una bandiera palestinese è comparsa nel settore dei tifosi dei Bhoys, mentre tutti, all'unisono intonavano il coro di 'Bella Ciao', al quale la curva Nord della Lazio ha risposto con dei sonori fischi. Ma quelli del Celtic hanno ripetuto il coro, per poi tornare a seguire la partita in silenzio, sventolando delle bandiere questa volta dell'Irlanda (il club biancoverde rappresenta la componente cattolica di Glasgow). In occasione della partita di Champions al Celtic Park contro l'Atletico Madrid i tifosi della squadra di casa erano arrivati a comporre sugli spalti perfino un vessillo 'umano' della Palestina, vestendosi con quei colori e poi collocandosi in modo da formare la bandiera.

Al 10' della ripresa il coro di 'Bella Ciao' nel settore dei tifosi del Celtic è ricominciato con una certa veemenza, ma è stato subito coperto dal boato della Curva Nord. Nel frattempo le bandiere della Palestina sugli spalti dove si trovano i supporter scozzesi sono diventate tre. Quindi ancora una volta i sostenitori dei biancoverdi non hanno aderito all'invito della dirigenza del club a non 'politicizzare' il tifo per la squadra. Comunque le bandiere palestinesi nei distinti dopo qualche minuto sono state tolte.

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