Calcio

La Roma perde a Firenze, è addio alla zona Champions

Due gol nel finale 'condannano' Mourinho, che ordina il silenzio

Redazione Ansa

La Fiorentina chiude la sua stagione al Franchi con una vittoria clamorosa, per 2-1, conquistata nei minuti finali quando Jovic al 40' e Ikoné tre minuti dopo sanciscono la rimonta dopo il gol di El Shaarawy realizzato all'inizio del primo tempo. I viola finalisti di Conference League si aggiudicano così il duello con la Roma finalista di Europa League accomiatandosi nel migliore dei modi dal proprio pubblico (alla fine applausi reciproci e tutti sotto la curva Fiesole, Italiano compreso), rimettendosi in marcia dopo la delusione della finale di coppa Italia persa mercoledì con l'Inter. Per la squadra di Mourinho, che si è presentata a Firenze con molti giovani e tante assenze importanti (Dybala, Pellegrini, Spinazzola su tutti) , è un altro passo falso dopo aver accarezzato a lungo un successo che manca da ben sette partite (4 pareggi e tre ko). Con questa sconfitta la Roma è matematicamente fuori dalla zona Champions, a 4 punti di distacco e una partita in più (l'ultima che dovrà disputare, contro lo Spezia) dal Milan che è attualmente quarto. Per andare nell'Europa che conta, Mourinho e i suoi dovranno per forza vincere la finale di Budapest contro il Siviglia, Intanto il portoghese, irritato ma anche deciso a mantenere alta la concentrazione su mercoledì prossimo, ha imposto il silenzio a se stesso e ai suoi. La Roma ha già la testa alla finale di Europa League di mercoledì 31 a Budapest contro il Siviglia. La Fiorentina, che a sua volta se la vedrà con il West Ham per la Conference, si presenta cambiata per 8/11 rispetto a quella scesa in campo mercoledì all'Olimpico nella finale di Coppa Italia: unici viola confermati Biraghi, Ikoné e Martinez Quarta, con Jovic terminale d'attacco. Formazione inedita anche per la Roma a iniziare dal portiere Svilar, alla seconda da titolare in campionato: tra i big dentro dal 1' Smalling, Wijnaldum, El Shaarawy e Belotti. La gara è stata preceduta dalla consegna della società a Italiano di una maglia celebrativa per le 100 panchine viola (traguardo raggiunto domenica scorsa contro il Torino) e del premio 'Allenatore del mese' da parte della Lega di Serie A. Stadio Franchi pieno come sempre nonostante il gran caldo, viola più arrembanti nei minuti iniziali anche se poi è stata la Roma a passare con El Shaarawy dopo la consueta svagatezza della difesa viola, sfiorando il raddoppio poco dopo con Solbakken (salvataggio sulla linea di Martinez Quarta) e quindi nel finale di tempo con Wijnaldum (uno dei peggiori dei suoi) ed El Shaarawy che poi uscirà per un leggero fastidio muscolare. Nella ripresa i giallorossi pensavano perlopiù a gestire il vantaggio senza sprecare troppe energie, mentre la Fiorentina fino ad allora mai pericolosa, faticava a proporsi e a spingere. Così Italiano inseriva Milenkovic, Sottil, Dodò e Mourinho rispondeva con Mancini, Cristante, Ibanez e nel finale Abraham. Ma la Roma commetteva l'errore di chiudersi troppo, mentre la Fiorentina aveva un sussulto d'orgoglio e dava il via ad un finale rocambolesco. Il tecnico giallorosso veniva ammonito per proteste (poi l'abbraccio con Italiano) e per questo, essendo in diffida, salterà l'ultima giornata per squalifica. I viola chiedevano invano un rigore per uno sgambetto di Missori su Terzic (ma Ayroldi aveva fischiato un fallo in precedenza) prima di ribaltare tutto: Jovic pareggiava con un tiro al volo, tre minuti dopo Ikoné realizzava il bis sfruttando un errore di Ibanez e facendo esplodere di gioia il popolo viola. Ora, per viola e giallorossi, testa all'Europa.


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