Calcio

Mondiali: Christillin, in Qatar equilibrio delicato su diritti

Membro Fifa, pensiamo al calcio ma non tirare riga nera su tutto

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - "Cerchiamo di pensare al calcio, però non possiamo tirare una riga nera su tutto quanto". Lo afferma Evelina Christillin, membro del Consiglio Fifa, a dieci giorni dal via dei Mondiali in Qatar. "Nel Paese c'è un equilibrio molto delicato sul tema dei diritti umani", ha sottolineato in un'intervista a Radio 24, suggerendo anche "per i futuri Mondiali scegliere Paesi senza radicalismi". "Spero che non ci siano proteste ma non per ignorare il problema, perché esiste - afferma ancora -. Non è stata data ancora risposta al capitano dell'Inghilterra, Harry Kane, sulla sua volontà di indossare la fascia di capitano con i colori arcobaleno, mentre non sarà permesso in allenamento l'uso delle magliette con la scritta 'Save human rights', quindi è un equilibrio molto delicato".
    "Da un punto di vista organizzativo posso garantire che è tutto perfetto e anche il fatto che ci siano otto stadi così vicini rende le cose più semplici - prosegue Christillin -.
    Bisogna adattarsi a pensare che il calcio non sia solo europeo e sudamericano, però cerchiamo di scegliere dei Paesi dove magari questo genere di radicalismi non sia così evidente". La dirigente trova peraltro "surreale che Blatter, pochi giorni fa, abbia detto 'non dovevamo dare i Mondiali al Qatar, ma non per i diritti civili ma perchè 'è uno stato troppo piccolo'. Lui ha dovuto dimettersi e tre quarti dei suoi consiglieri sono stati arrestati o perseguiti, credo che la cosa spieghi come sia stata fatta quell'assegnazione". "Il mio presidente ha detto di pensare al calcio, ed è inevitabile perchè la Fifa non è un ente politico. Quindi è giusto che Infantino dica quello, però è altrettanto giusto che invece farlo quando ci siano delle situazioni da sottolineare. Cerchiamo di pensare al calcio, però non possiamo tirare una riga nera su tutto quanto", conclude Christillin. (ANSA).
   

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