Calcio

'Ma non serbo rancore ad Antonio, in Premier cose che succedono'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 AGO - "E' stato come un confronto tra due giocatori che in campo si scontrano. Per me non è un grande problema, quello che è successo fa parte del gioco, del calcio di Premier League". Così, nel dopopartita di Chelsea-Tottenham l'allenatore dei Blues Thomas Tuchel ha commentato la rissa in campo fra lui e il collega degli Spurs Antonio Conte a fine patita, che è costato il cartellino rosso ai due tecnici. Le immagini stanno facendo il giro del web, "ma qui a Stamford Bridge le due panchine sono così vicine - ha commentato Tuchel - che è quasi normale succedano queste cose.
    In fondo io mi sono divertito, e penso anche lui".
    Gli 'scontri fra Tuchel e Conte non erano cominciati a fine partita ma durante, visto che il tedesco era rimasto visibilmente infastidito dalla sfrenata esultanza del collega, non nuovo a queste scene, al momento del pareggio (1-1) del Tottenham. Così Tuchel aveva risposto dandosi alla pazza gioia dopo la rete del 2-1, a 13' dalla fine, di James. Inutile dire che Conte ha replicato alla sua maniera, e anche verbalmente, quando Harry Kane, al sesto minuto di recupero, ha realizzato il gol che ha fissato il risultato sul 2-2. Poi i due si sono scontrati quando, andando l'uno verso l'altro per la stretta di mano di fine partita, Conte non ha voluto guardare negli occhi il collega. Tuchel se l'è presa, con tutto ciò che ne è seguito, ovvero una 'mischia' con l'intervento anche di staff e giocatori. "Faceva caldo per la temperatura (a Londra c'erano 30 gradi ndr), caldo tra le panchine, caldo sul campo e caldo tra gli spettatori - ha detto ancora Tuchel -, ma da parte mia non c'è rancore. Non ho ancora parlato con Antonio, ma sono sicuro che non ha niente contro di me come io non ho niente contro di lui. Non ci siamo insultati a vicenda, non ci siamo picchiati a vicenda, stavamo lottando per le nostre squadre e sono sorpreso che entrambi abbiamo ricevuto un cartellino rosso per questo". (ANSA).
   

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