(ANSA) - ROMA, 20 LUG - "Il mondo dello sport ha il diritto
di evidenziare alcune criticità, per affrontarle e risolverle
insieme alla politica". Così, al telefono con l'Ansa, il
presidente della Figc Gabriele Gravina, ha commentato il botta e
risposta sulla riforma del lavoro sportivo tra il n.1 del Coni
Giovanni Malagò e la Sottosegretaria alla Presidenza del
Consiglio Valentina Vezzali. "In questo momento le polemiche non
servono a nessuno - continua Gravina - ribadisco il contenuto
del mio intervento in Giunta: ci sono molte cose buone nel
decreto correttivo presentato dalla Vezzali, restano però alcune
problematiche, opportunamente sottolineate da Malagò, che spero
verranno risolte durante i lavori delle Commissioni
parlamentari". "Nello specifico - conclude - mi riferisco
all'entrata in vigore della riforma l'1 gennaio 2023 che dovrà
necessariamente essere spostata a fine stagione sportiva per non
mettere in crisi le società dilettantistiche con un cambio
radicale di legislazione a metà campionato. Al al tetto dei 5
milioni di euro per i club che svolgono anche attività femminile
che altrimenti non si vedrebbero riconosciuti i benefici
dell'avviamento al professionismo. E al tema del vincolo
sportivo, la cui cancellazione tout court, senza un
accompagnamento biennale, sarebbe deleteria per l'intero sistema
di base". (ANSA).
Gravina "sul lavoro sportivo serve intervento delle commissioni"
"Cose buone in decreto Vezzali, ma giusto evidenziare criticità"