Calcio

Roma: Mourinho, gara difficile ma vittoria meritata

Importante vittoria per classifica, abbiamo dato continuità

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 03 APR - Decimo risultato utile consecutivo per la Roma che consolida il quinto posto vincendo a Genova contro la Sampdoria. "E stata una partita dura e difficile -ha commentato Mourinho - In uno stadio bello dove è complicato passare come è complicato affrontare le squadre di Giampaolo sempre ben organizzate. Ma era importante per noi, dopo la tradizione che c'è seguendo un derby che se vinci sei sulla luna e se perdi è un disastro, dimostrare stabilità".
    Una vittoria che comunque ha soddisfatto il tecnico portoghese. "E' stata dura ma abbiamo meritato e nel secondo tempo anche senza essere aggressivi e con poca ambizione abbiamo gestito molto bene la gara, pur senza chiuderla".
    Una Roma che sembra aver trovato la sua strada con due trequartisti alle spalle di una punta. " La Roma che mi piace è una Roma stabile. Sia che giochi meglio o peggio sia che vinca o perda quello che conta è avere stabilità ha sottolineato -. Mi piace giocare a tre e penso che questo aiuti tanto i giocatori come i terzini che non sono terzini e sono molto più offensivi come Zalewski, Shaarawy o Karsdrop, o trovare dinamiche in attacco dove è importante avere la profondità ma anche la sicurezza e la classe fra le linee dove hanno giocato Pellegrini e Mkhtaryan senza dimenticare la dimensione tattica di Cristante e Olivera. E oggi la squadra era comoda in campo, voleva il secondo gol ma è sempre apparsa stabile".
    Una Roma che non è così distante dal quarto posto ma Mourinho guarda a ben altro. "Non seguiremo la sfida tra Juventus e Inter perché saremo in aereo-ha spiegato- ma credo ci sia una lotta tra le prime quattro e una diversa per le squadre dal quinto all'ottavo posto. E una grandissima differenza in questo gruppo finire quinti o ottavi, per questa ragione dopo la vittoria della Lazio e della Fiorentina, anche se l'Empoli aveva segnato un bel gol, era importante vincere e mantenere quella piccolissima distanza tra noi e loro". (ANSA).
   

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