Calcio

La Juve batte l'Udinese 2-0, Dybala in gol ma non esulta

Joya rivolge sguardo verso dirigenza, Allegri agguanta 4/o posto

Redazione Ansa

Dybala apre, McKennie chiude: la Juve si riscatta dopo la delusione in Supercoppa e trova la settima vittoria nelle ultime dieci partite di campionato. La Joya, però, non esulta al gol del vantaggio e il suo sguardo verso la tribuna è già al centro delle discussioni, a maggior ragione adesso che le trattative per il rinnovo sembrano in salita. La cronaca

Allegri aveva annunciato qualche rotazione, i reduci della Supercoppa sono soltanto tre: il tecnico conferma Rugani, McKennie e Kulusevski, poi sono tutte novità. Dalla porta, con Szczesny che ha ricevuto il green pass, all'attacco, con Kean che supera Morata e fa il riferimento offensivo davanti a Dybala. In mezzo al campo c'è Arthur con Bentancur, in difesa tornano Cuadrado e De Ligt dopo aver scontato la squalifica. Cioffi, invece, costruisce il fortino friulano con Nuytinck a guidare la retroguardia e gli esterni, Soppy e Udogie, che di fatto agiscono come esterni bassi di un 5-3-2 molto coperto, mentre Beto-Deulofeu è il tandem d'attacco. Dopo le voci di un rinnovo in salita, tutti gli occhi sono su Dybala, capitano per la sfida contro l'Udinese, e l'argentino risponde subito: al 19', la Joya si ritrova davanti a Padelli dopo lo scambio nello stretto tra Arthur e Kean e fa 1-0. Fa discutere, però, la non esultanza del 10 della Juve, che poi rivolge uno sguardo quasi di sfida verso la tribuna dove siedono i vertici del club bianconero. La gara arriva fino al 45' senza grandi emozioni e occasioni, l'unico tiro in porta dell'Udinese è di Beto, che impegna a terra Szczesny. Allegri lascia negli spogliatoi Arthur e Kulusevski e fa entrare Locatelli e Bernardeschi, i padroni di casa hanno bisogno di qualche minuto di secondo tempo per riaccendere la spina. In avvio, infatti, sono i friulani a giocare maggiormente nella metà campo avversaria: in uno Stadium che può accogliere soltanto cinquemila spettatori a causa delle nuove disposizioni anti-contagio da Coronavirus si sentono le urla di Allegri, che da bordocampo prova a scuotere i suoi. Le risposte non arrivano, ma di fronte a Szczesny si creano soltanto un paio di mischie senza grossi pericoli. La panchina friulana protesta per un contatto Bernardeschi-Soppy in area, i padroni di casa la chiudono definitivamente al 79': apertura di Dybala, cross di De Sciglio e testa di McKennie, così viene scacciata la paura di rimonta. E, almeno per una notte, la Juve può andare a dormire da quarta in classifica: un posto condiviso con l'Atalanta e con i bergamaschi che hanno due gare in meno, ma la risalita prosegue.

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